Google Maps dà il benvenuto al Golfo d’America tra novità e cambiamenti per il 2025
Grandi novità per Google Maps dà il benvenuto al Golfo d’America tra novità e cambiamenti di denominazioni legate in particolar modo alle decisioni del nuovo Governo Trump.
Guarda il video

Google Maps fa parte ormai della quotidianità di milioni di persone che lo utilizzano per gli spostamenti giornalieri ma anche per curiosare in giro per il mondo tra luoghi di interesse e attrazioni. Le sue cartine geografiche tecnologiche sono super utili anche nei viaggi quando non si conosce l’itinerario da percorrere o più semplicemente per visitare a piedi una nuova città.
Nelle ultime settimane Maps ha introdotto tra le sue mappe online e tramite app di tutto il mondo numerose novità e cambi di denominazione, ufficializzati dopo le decisioni del neo governo Trump. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme!
Il Golfo d’America e le novità di Google Maps per il 2025
Come dicevamo, l’iconico portale Google Maps è un punto di riferimento per milioni di persone che lo consultano tutti i giorni sia per girovagare nella propria città di appartenenza ma anche per sentirsi al sicuro in un luogo nuovo, che per conosce punti di interesse, eventi o leggere le recensioni di ristoranti e hotel.
Insomma, tutto passa per la sua giurisdizione, anche i cambiamenti giunti dopo alcuni avvicendamenti politici. Con il neo governo Trump era nell’aria che qualcosa di forte cambiasse e ciò che investito anche numerosi luoghi, eventi e denominazioni presenti proprio su Maps. Scopriamo insieme cosa sta cambiando e quali saranno gli altri cambiamenti ce si registreranno nel 2025.
Maps dà il benvenuto al Golfo d’America

Il primo grande cambiamento di Google Maps riguarda il Golfo del Messico, che è diventato così come preannunciato ufficialmente da Trump, “il Golfo d’America”. La nuova denominazione visibile sulla mappa è stata modificata non solo online ma anche sulle mappe dell’app in America, pur lasciando il nome tradizionale e inserendo il nuovo tra parentesi. In Messico invece c’è la denominazione originale, nonostante per i vertici di Google sia soltanto un rallentamento nell’aggiornamento di tutte le mappe del mondo, che non avviene in contemporanea ma seguendo i criteri del Geographic Names Information System. A queste modifiche si sta adeguando anche Apple che cambierà il nome del Golfo per tutti gli utenti in tutto il mondo, senza differenze tra America a Messico. Sorte diversa invece per il Denali, la vetta più alta del Nord America situata in Alaska: su Maps resta il nome voluto nel 2015 dall’allora presidente Barack Obama, non preferendogli la denominazione di monte McKinley, così come richiesto da Trump.
Gli eventi e le manifestazioni cancellate

Le novità non terminano di certo qui: l’app Google Calendar avrebbe fatto sparire alcuni appuntamenti poco graditi dal presidente Trump. Tra questi il Black History Month, l’Indigenous People Month e anche l’Hispanic Heritage. Altresì sono stati eliminati anche i notissimi Jewish Heritage e l’Holocaust Remembrance Day, considerandoli non feste nazionali e quindi non degni di nota.
Anche in questo caso la spiegazione data dai vertici di Google è legata ad alcuni cambiamenti che la piattaforma stava già registrando dal 2024, dando meno spazio alle festività non facenti parti ad una specifica Nazione, consentendo di introdurle nuovamente poi manualmente.