Sempre più overtourism a Venezia: il Boston Consulting ha la soluzione
Il Boston Consulting ha divulgato una particolare soluzione per contrastare il problema overtourism a Venezia vivendo un’esperienza di viaggio serena e piacevole in ogni periodo dell’anno.
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Tra le città più belle d’Italia c’è Venezia, contornata dalla Laguna con le sue centinaia di isolette e che regala costantemente un fascino diverso dalle altre destinazioni di viaggio del bel Paese. Non solo paesaggi caratteristici ma anche grandi piazze, le calli con i ponticelli e le gondole così come Palazzi signorili e gallerie d’arte. Un luogo da vivere a pieno in ogni periodo dell’anno, che in particolar modo nei weekend e nei ponti viene letteralmente sommersa da milioni di visitatori. L’overtourism è da tempo un grande problema, istituendo il ticket d’ingresso ma non è ancora abbastanza. Il Boston Consulting ha divulgato una serie di accorgimenti per far sì che l’esperienza turistica veneziana torni ad essere serena e piacevole: scopriamoli insieme!
Il Boston Consulting e i rimedi contro l’overtourism a Venezia
Il problema overtourism a Venezia è ormai da tempo una costante quando si parla dei flussi turistici in entrata in Italia. Diventa una questione ancor più seria quando include non solo l’esperienza di visita di milioni di viaggiatori costretti a file stressanti e a momenti caotici in attesa di traghetti, ingressi nei musei e nei vari ristoranti ma anche per la tutela del patrimonio artistico e paesaggistico presente. Per il secondo anno vige il ticket d’ingresso per coloro che si recheranno a Venezia nelle 24 ore, cercando di promuovere il turismo lungo e non quello mordi e fuggi. Per il Boston Consulting però, con dei piccoli ma importanti accorgimenti si può combattere l’overoturism ridando alla città il suo antico splendore.
Un occhio alla sostenibilità e all’ambiente

Secondo il Boston Consulting, il primo passo per rendere la splendida Venezia una città con flussi di turismo controllati e regolari, è prediligere pratiche maggiormente sostenibili a partire dai trasporti. I taxi sono dei motoscafi che affollano i canali, lasciando in secondo piano la bellezza e la tradizione delle gondole che rispettano la laguna e i monumenti circostanti, non causando i microtraumi alle fondamenta dovuti al tremolio dei motori. Devono così essere favoriti I mezzi pubblici di trasporto come i traghetti in acqua, lasciando il turista un po’ più lontano dal centro storico, evitando di affollarlo. Si conoscerebbero zone più periferiche ma ugualmente meravigliose, dislocando i flussi turistici anche in altri quartieri. Inoltre, il consiglio è di potenziare la raccolta differenziata e installare colonnine per la distribuzione di acqua in strada, riducendo così la produzione e il consumo di plastica.
Un ritorno alle origini con le eccellenze locali

Un altro problema da risolvere causato dall’overtourism è l’incremento di ristoranti prettamente turistici e di negozi di souvenir in serie, che sono andati a sostituire pian piano le trattorie tipiche e le botteghe artigianali della zona. Un ricordo della città unico e fatto a mano è qualcosa che valorizza sia il luogo che si visita ma anche la persona che lo riceve, promuovendo le eccellenze enogastronomiche e manifatturiere del territorio. I luoghi dove vengono prodotti sono tanti, basta solo cercarli aiutati anche dal web. Ugualmente in questo caso l’intento è decongestionare i flussi, aiutati nel caso dei monumenti anche dall’IA con la realtà aumentata che possa offrire visite virtuali dei monumenti più famosi evitando così stressanti file soprattutto nei periodi di altissima stagione come i ponti o l’estate.