Ticket d’ingresso a Firenze: ipotesi anti overtourism
- Laurea in Belle Arti
Potrebbe arrivare un ticket d’ingresso a Firenze, proprio come quello ormai già consolidato a Venezia. La misura è ancora un’ipotesi, ma potrebbe rappresentare l’ennesimo tentativo della città toscana di combattere il turismo di massa che sta letteralmente schiacciando la vita dei residenti. Ecco cosa sta succedendo.
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Sono molte le città italiane che lottano contro il turismo di massa, ma tra tutte quella che sta combattendo la battaglia più dura è Firenze. Infatti, nonostante il problema dell’overtourism abbia iniziato a far parlare di sé in Italia e in Europa da qualche anno a questa parte, Firenze deve farci i conti da ben trent’anni.
Dopo aver introdotto nuove restrizioni per gli affitti brevi nel centro storico, la città è alla ricerca di nuove soluzioni per porre un freno al fenomeno, e sembra guardare in direzione di Venezia.
Prendendo spunto dal ticket d’ingresso introdotto nella Serenissima, infatti, la città di Firenze sembra stia seriamente valutando di adottare una misura simile, che vada a colpire i visitatori giornalieri che non pernottano in città ma che, come si può notare dalle strade nei giorni di maggior affluenza, affollano il capoluogo toscano in modo più che massiccio. La proposta arriva da Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze.
Ticket d’ingresso a Firenze
L’idea di introdurre un ticket d’ingresso a Firenze, da far pagare esclusivamente ai turisti giornalieri, arriva dal presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, il quale sostiene che questi siano:
“il vero grande problema di una destinazione come Firenze, al pari di Venezia e di Roma. E’ su questo punto che dobbiamo lavorare, realizzando degli hub di arrivo dove si possa proporre un biglietto specifico per coloro che visitano la destinazione, e non vi rilasciano valore aggiunto anche in termini di pagamento dei servizi che vengono resi, anche attraverso il trasporto pubblico locale”.
In base ai dati relativi alla pressione turistica su Firenze, la città è sottoposta ogni anno ad un’affluenza maggiore. Basti pensare che dai 7,8 milioni di turisti nei primi 9 mesi del 2024, la stima per la fine dell’anno è salita del 7%, arrivando a 15 milioni. Stando così le cose, Federalberghi vuole premiare chi soggiorna in città, e sfavorire chi invece pratica il tanto odiato turismo mordi e fuggi, che non fa bene affatto alla città e ai suoi residenti, oltre che ai viaggiatori che invece si fermano per diverse notti.
Una battaglia durissima
La battaglia di Firenze contro l’overtourism non è certo recente. Come anticipato, anzi, va avanti da decenni interi, ma ultimamente si è inasprita parecchio. Nel 2024, in occasione del G7 sul turismo, Firenze ha approvato il Piano per il turismo sostenibile, un insieme di misure volte a contenere l’impatto turistico della mole enorme di viaggiatori che arrivano in città. Per fare qualche esempio:
- il divieto di utilizzo delle keybox nell’area UNESCO del centro storico,
- l’introduzione dei limiti ai veicoli atipici,
- il divieto di utilizzo di amplificatori e altoparlanti da parte delle guide turistiche,
- i limiti per l’apertura di nuove locazioni turistiche,
- controlli mirati sugli annunci degli affitti brevi,
- l’obbligo di esporre il CIN identificativo dell’immobile e di aderire alla dashboard del turismo.
Con l’introduzione di un ticket d’ingresso sulla falsariga di quello veneziano, Firenze ipotizza di frenare ulteriormente il fenomeno del turismo di massa o, quantomeno, di contenerlo e gravare su chi non pernotta in città e non porta indotto diretto.
E’ ancora presto per sapere se la proposta di Federalberghi sarà approvata oppure no, ma le premesse non sembrano remare contro a questa ipotesi.
