4 luoghi da non perdere a Singapore
Il futuro è a Singapore, e non è solo un modo di dire. Architetti e urbanisti da tutto il mondo passano per questa città a prendere ispirazione dalla sua anima avveniristicamente meticcia. Ma 4 sono i luoghi che è proprio impossibile perdere…
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Singapore è un’isola città-stato a sud della Malesia, conosciuta per essere uno dei centri finanziari più importanti a livello globale.
Ma l’influenza che esercita in tutto il mondo non si riflette solo a livello finanziario, ma anche e soprattutto sui tempi che verranno: infatti se il turismo siamo abituati a concepirlo come un modo per apprezzare ciò che resta di popoli del passato, a Singapore si va per osservare il futuro, per avere un’anticipazione soprattutto sulle metropoli che verranno.
Singapore sembra essere lo scrigno delle risposte che possiamo porci in fatto di futuro (e infatti viene visitata dagli urbanisti e dai policymaker occidentali per trarne ispirazione): come vivranno e si organizzeranno gli esseri umani fra 50 anni?
Le risposte sono tutte da ricercarsi nelle sue architetture vegetali, le terre riconquistate dal mare, e la peculiare pacificazione inter-religiosa e inter-etnica.
Ancora non vi abbiamo incuriosito abbastanza da farvi prenotare un volo immediato con destinazione Singapore? Leggete allora di questi 4 luoghi unici al mondo, da non perdere assolutamente!
Jaan

Jaan è un piccolo locale che offre circa una trentina di posti, ma doppia stella Michelin e da anni in cima alle classifiche dei migliori ristoranti asiatici.
Il suo fondatore è lo chef inglese Kirk Westaway, e bisogna dire che non c’è miglior punto di osservazione per cogliere con uno sguardo l’essenza di Singapore.
Il ristorante, infatti, si trova al settantesimo piano dello Swissôtel, situato nel distretto finanziario e la cucina proposta è una ricercata e interessante commistione post-coloniale di sapori e tecniche.
Tra una portata e l’altra guardatevi bene intorno: questo ristorante è molto frequentato dalla nuova classe affluente cinese, che l’ha eletto come trend del periodo.
Se a cena vi potrete godere la vista mozzafiato delle mille luci della città, a pranzo, in piena luce del sole, si può ammirare il traffico marittimo delle centinaia di navi cargo che procedono lungo lo stretto di Malacca; da Singapore, infatti, passano tutte le merci dirette dalla Cina in Europa, e gli idrocarburi diretti dal Golfo Persico alla Cina.
Pan Pacific Orchard
Esiste un modello urbanistico unico di Singapore (per il momento) la cui regola cardine impone che ogni nuovo edificio deve avere tre volte la sua superficie in vegetazione, nell’ottica secondo cui deve diventare un ecosistema forestale a sé stante.
Il Pan Pacific Orchard è uno degli ultimi alberghi a essere progettati secondo questa regola.
Quest’hotel rampicante si trova nel quartiere dello shopping, e conta circa 100 specie vegetali diverse mescolate tra loro che crescendo coprono tutta la maggior parte della superificie dei piani e delle forme della struttura.
Il progetto del Pan Pacific Orchard nasce dallo studio di architettura Woha, fondato da Wong Mun Summ e Richard Hassell nel 1994. Gli architetti di Woha sono decisamente quelli che più stanno definendo l’immaginario di Singapore nel senso dell’unione tra la botanica e l’avveniristico, facendo della città la capitale mondiale dell’architettura biofiliaca.
Liao Fan Hawker Chan
Tra il livello verticale della città e le sue strade esiste una differenza notevole che rispecchia però l’anima meticcia della città, visitabile ovunque.
È infatti nelle strade e nei localetti di street food tipici asiatici che si sperimenta la parte umana di questo progetto sociale di mescolanza, ed è proprio qui che si incontrano le tracce della vera convivenza tra cultura cinese, malese, inglese e indiana.
Liao Fan Hawker Chan è decisamente l’avanguardia dello street food locale.
Situato nella Chinatown presente a Singapore, Chan, per gli amici, è stato il primo baracchino al mondo a riuscire a guadagnare una stella Michelin grazie alla sua anatra perfetta!
Anche se da fuori sembra una sorta di fast food, non lasciatevi ingannare, ed entrate ad assaggiare l’anatra più buona che abbiate mai mangiato.
Raffles
Raffles è stato un’hotel molto in voga tra gli scrittori di fine ‘800: qui infatti è dove si è fermato a scrivere Conrad e dove Kipling ha dato vita al Libro della Giungla.
Il bar dell’hotel invece ha dato i natali al Singapore Sling, un cocktail rosso ciliegia molto dolce che rappresenta la bandiera della città.
Sul pavimento del bar si lasciano a terra, per tradizione, i gusci delle arachidi offerte a tutti i clienti. Questa è un’usanza che nasce in un’altra epoca per evitare che marinai, spie o scrittori che passavano di qui si ubriacassero troppo.