Cosa vedere ad Abbadia San Salvatore, incantevole borgo nella campagna senese

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Nel versante senese del Monte Amiata, ecco un borgo in pietra dove il tempo sembra essersi fermato. Atmosfere sospese e scorci paesaggistici di eccezionale bellezza fanno da contorno alle numerose attrazioni culturali e artistiche. In questa guida andremo alla scoperta di cosa fare e cosa vedere ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena. 

Cosa vedere ad Abbadia San Salvatore
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Visitare Abbadia San Salvatore: guida turistica

Abbadia San Salvatore è il borgo più antico e popoloso del Monte Amiata, in Toscana. Si erge, arroccato, a 832 metri di altitudine e prende il nome dalla presenza dell’antichissima abbazia benedettina fondata nella prima metà dell’VIII secolo. Il borgo è immerso nel verde e in maestosi castagneti e stupisce per il suo centro storico e la ricca eredità lasciata dal passato, quello lontano e quello più recente.

Infatti, sono molte le testimonianze di epoca medievale, ravvisabile nella struttura e nelle architetture del paese, tra piazze e palazzi storici. Al più recente passato fanno capo invece le miniere di mercurio abbandonate e poi riprese per essere trasformate in un eccezionale parco museo, dove, oltre ai percorsi di visita, si possono assistere a numerosi eventi e prendere parte ad attività.

visitare Abbadia San Salvatore
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Abbadia San Salvatore: la storia

La storia di Abbadia San Salvatore è strettamente legata a quella dell’Abbazia di San Salvatore, che rappresenta il primo nucleo da cui si è sviluppato il borgo. Il monastero venne fondato nella seconda metà del VIII secolo per volontà del re longobardo Rachis sia come omaggio a un miracolo ottenuto, sia per controllare meglio le pendici del Monte Amiata. Al crescere dell’importanza dell’abbazia si originò attorno a essa il paese che, nel X secolo, appariva già fortificato con una cinta muraria.

Dopo alterne vicende, che videro le lotte tra il potere religioso del monastero quello dei conti locali, il territorio passò nelle mani della Repubblica di Siena che dotò il borgo di nuove mura e ne permise un’ulteriore espansione. Ma fu un periodo breve ed effimero, poiché fino al XVII secolo, Abbadia San Salvatore rimase un luogo immutato e isolato, che sopravvisse grazie a una semplice economia basata sul legname e la pastorizia. Le cose cambiarono ancora quando, nel 1782, il granduca di Toscana Leopoldo II d’Asburgo-Lorena soppresse il monastero dando il via alla privatizzazione delle sue terre, il che diede un nuovo slancio economico e sociale al paese.

abbadia san salvatore cosa vedere
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Cosa vedere ad Abbadia San Salvatore: attrazioni e luoghi di interesse

Abbadia San Salvatore è uno dei borghi più suggestivi della Toscana medievale, ricco di storia, tradizioni, offerta enogastronomica. Le mura racchiudono tuttora piccoli gioielli da vedere. A ciò vanno aggiunti i dintorni che riservano possibilità di escursioni come quella sul Monte Amiata per raggiungere la celebre Croce. In inverno diventano meta degli amanti degli sport invernali grazie agli impianti e a 12 km di piste da sci.

Dopo questa breve introduzione, andiamo ora a scoprire cosa fare e cosa vedere ad Abbadia San Salvatore, le attrazioni e i luoghi di interesse da non perdere per nessun motivo.

Abbadia San Salvatore attrazioni
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Abbazia di San Salvatore – Abbadia San Salvatore

Questo edificio sacro benedettino fu fondato nel 762 dal re longobardo Ratchis come ringraziamento per un miracolo ricevuto. Questa è però la versione leggendaria della fondazione dell’Abbazia di San Salvatore che, più probabilmente, fu fondata del duca friulano Erfone assieme al fratello e a religiosi benedettini. Per secoli, tale edificio è stato il luogo di conservazione del Codex Amiatinus o Bibbia Amiatina. Si tratta della più antica copia manoscritta e integrale della Bibbia, nella sua versione latina. Attualmente, il Codex è custodito nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

Oggi l’abbazia conserva un pregevole stile romanico con facciata a capanna e due torrioni di differenti altezze. L’interno si presenta austero e sobrio, con pietra nuda, due acquasantiere del Cinquecento, una cripta che mantiene colonnati originali dell’edificio. Tra le opere d’arte ivi contenute ricordiamo il Crocifisso policromato in legno di fine XII secolo che rappresenta il “Christus Trimuphans”, cioè senza la corona di spine, occhi e bocca aperti e le opere della Leggenda del duca Ratchis e del Martirio di San Bartolomeo, entrambe della seconda metà del Seicento.

Abbazia di San Salvatore – Abbadia San Salvatore
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Le altre chiese – Abbadia San Salvatore

La chiesa di San Leonardo fu fondata nel XIII secolo dai monaci benedettini e compare nelle fonti scritte fin dal 1296. Presenta due mirabili portali medievali mentre il campanile venne aggiunto nel XVIII secolo. La chiesa di Santa Croce fu consacrata nel 1221, anche se il suo originario aspetto in stile gotico andò perduto in un incendio verificatosi a fine Settecento. Conserva un fonte battesimale del 1501 e due tele del Seicento.

La chiesa della Madonna dei Remedi fu eretta all’inizio del Seicento al posto di un tabernacolo distrutto nella seconda metà del Cinquecento. All’interno figurano affreschi e opere d’arte sacra. Infine, la chiesa della Madonna del Castagno è della prima metà del Cinquecento, mostrando un tipico stile rinascimentale. Fu costruita al posto di una più semplice cappella a seguito del ritrovamento di un’immagine della Madonna appesa a un castagno. All’interno si trovano opere del XVI e XVII secolo.

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Palazzo del Podestà e Santa Maria ad Valetudinarium – Abbadia San Salvatore

Da vedere, al limitare del centro storico di Abbadia San Salvatore, è il Palazzo del Podestà, sede del municipio. Si tratta di un edificio del XV secolo. Santa Maria ad Valetudinarium è invece un antico edificio medievale, un ospitale risalente a poco dopo l’anno Mille. Fu voluto dall’Abbazia di San Salvatore per ospitare monaci, pellegrini e malati. Dalla metà del XVIII secolo l’edificio ha cessato di svolgere la sua funzione originaria ed è stato convertito in abitazione.

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Il Parco Museo Minerario – Abbadia San Salvatore

Il Parco Museo Minerario recupera tutto il patrimonio della ex miniera di mercurio di Abbadia di San Salvatore, attiva dalla fine dell’Ottocento fino al 1972. Le esposizioni comprendono il Museo Multimediale con videoambienti interattivi nei suggestivi spazi dell’EX Officina Meccanica, la Galleria Livello VII dove è possibile salire sul vagone dei minatori e percorrere 250 metri tra ambientazioni di lavoro. E infine il Museo Documentale, sito nella Torre dell’Orologio, che contiene l’archivio della Società Monte Amiata.

I percorsi museali sono quattro. Il percorso “Mercurio” si snoda tra le strutture dove avveniva la lavorazione e produzione del mercurio. Il percorso “Minatore” tocca i principali luoghi di lavoro dei minatori tra cui il Pozzo Mafalda e il Pozzo Garibaldi. Quello del “Direttore” è invece un percorso che si sviluppa tra gli ambienti di servizio dello stabilimento come magazzini, la mensa dei minatori, e la Villa del Direttore. Infine, il percorso “Archeologia” porta alla scoperta di ciò che circonda l’area mineraria e tra i sentieri del pozzo Garibaldi.

Parco Museo Minerario – Abbadia San Salvatore
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Il Museo d’Arte Sacra – Abbadia San Salvatore

Il Museo di Arte Sacra è ospitato nei locali dell’ala est del Chiostro dell’Abbazia di San Salvatore. Conserva il patrimonio del monastero esponendone alcuni pezzi unici come un cofanetto-reliquiario scoto-irlandese dell’VIII secolo, il reliquiario di San Marco Papa risalente al 1381, la casula attribuita a San Marco Papa del VIII-VIII secolo e un pavimento senese in maiolica del XV secolo, originariamente della Chiesa della Madonna del Castagno.

Museo d’Arte Sacra – Abbadia San Salvatore
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La Città delle Fiaccole – Abbadia San Salvatore

Abbadia San Salvatore è nota anche per la “Città delle Fiaccole“, un’antichissima tradizione che viene celebrata la notte della Vigilia di Natale. Questo evento attira moltissime persone per la suggestione delle alte e grosse cataste di legna incendiate, chiamate fiaccole. Sembra che l’origine di tale rituale di matrice pagana sia antecedente alla fondazione della stessa Abbazia di San Salvatore ed era celebrato da tutti i paesi circostanti.

La sera del 24 dicembre di fronte al Palazzo del Podestà avviene la “benedizione del fuoco”. Con questo fuoco si accendono le torce di tutti i capi fiaccola e, con una coinvolgente processione, si procede a infuocare ogni fiaccola. Dopo l’accensione delle fiaccole si svolgono i canti delle pastorelle, i tradizionali canti di Natale.

Città delle Fiaccole – Abbadia San Salvatore
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Escursioni ad Abbadia San Salvatore: la Croce del Monte Amiata e la via Francigena

Una visita ad Abbadia San Salvatore non può non concludersi con un’escursione sul Monte Amiata e, in particolare, alla sua Croce monumentale che si trova in vetta. La struttura è alta 22 metri ed è stata realizzata dal nel primo decennio del Novecento in ferro battuto e in stile Dèco. Ci sono diversi sentieri per arrivarvi, in alternativa si può prendere una comoda seggiovia nelle due località di Cantore e Macinaie.

Il borgo è attraversato dalla Tappa 36 – Variante per Abbadia San Salvatore della Via Francigena. Questo tratto, piuttosto impegnativo e lungo 25 chilometri, va da Posta di Ricorsi con una salita tra i boschi per poi riscendere verso la Val di Paglia, dove la via si ricongiunge all’itinerario ufficiale nei pressi di Ponte a Rigo. Infine, se vi rimane ancora tempo, nei dintorni, potete visitare Castiglione d’Orcia oppure scoprire le attrazioni di Arcidosso.

Escursioni ad Abbadia San Salvatore Croce del Monte Amiata
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Abbadia San Salvatore immagini e foto