Street-Art a Napoli, un museo a cielo aperto
Napoli è un museo a cielo aperto! La street-art del centro storico di Napoli assomma tra le sue bellezze contemporanee anche l’unica opera italiana di Bansky, La madonna con la pistola.

Una Street-Art “Partenopea”
Ai viaggiatori desiderosi di vedere quelle forme e colori che fanno l’architettura urbana ed il tessuto sociale senza sbarcare a New York o Ciudad del Mexico, restate sintonizzate su Napoli.
La street-art è l’elemento aggiunto di forme e colori che connota quel il presepe vivace costituito dal centro storico di Napoli.
I suoi vicoli, già affastellati dalle edicole votive e dai volti della napoletanità affermata, tra Totò, Massimo Troisi e Maradona hanno dalla sua di essere un museo a cielo aperto.
Un museo a cielo aperto

Il capoluogo campano infatti, ospita numerosi pitture murali e istallazioni che vanno a creare un provocatorio effetto di straniamento sulle mura dei palazzi dallo splendore ormai opaco.
Passeggiando nell’area dei Quartieri Spagnoli, i visitatori possono ammirare il primitivismo murale degli anonimi omini di Cyop&Kaf; passando verso Forcella sarà il gigantismo nel totemico volto con tegumentazioni tribali del San Gennaro di Jorit, oppure salendo via dei Tribunali a colpire saranno soggetti della collezione post-pop&punk “Martiri”di Roxy in The Box .
A queste va ad allegarsi anche le istallazioni e i murales del vicoletto delle donne, in vico Donnaregia. L’intero viottolo vede rappresentati i primi piani iconici di Frida Khalo, Michela Murgia, Rita-Levi Montalcini e Matilde Serao come totem del coraggio e del genio del gentilsesso.

Bansky e la Madonna con la pistola
Ciononostante, a fare impazzare i visitatori alla ricerca di bellezze contemporanee, laddove non bastasse la teatralità carnascialesca delle vie, appuntino sul loro itinerario piazza dei Girolamini su via dei Tribunali. Notoriamente conosciuta come la strada dell’arte della pizza, questo sito ospita una chicca e un primato nel panorama della street art italiana come La Madonna con la pistola di Bansky.

Protetta da un vetro spesso che l’avvolge e da una targa che ne cesella la protezione del quartiere, La Madonna con la pistola di Bansky è visibile gratuitamente ai viaggiatori. Realizzata in un momento in cui la violenza imperversava nelle strade del centro storico, Bansky crea un dittico oppositivo nel contrasto tra il candore dell’immagine di Maria e il cupo sfondo di piperno. Questo gioco di opposizioni trova ulteriore conferma nel sovrapposizione del revolver sulla testa della Madonna, patrona indiscussa di Napoli.
Madonna e revolver
Bansky polemizza e provoca richiamando quel moto partenopeo “ ‘a maronne t’è accumpagne”, stigmatizzando ormai l’impossibilità di affidamento alle sole forze assistenziali della vergine. Un richiamo anche al sentimento stesso della devozione popolare napoletana, come monito contro le barbarie della violenza della malavita.
L’opera ha subito alcune perdite nelle parti inferiori dell’opera. Ciò è dovuto alle istallazioni pro-Palestina che i vari collettivi studenteschi hanno posto a modifica dell’opera e prestamente rimossi.
Come arrivare
Per i viaggiatori che vogliono vedere il murales, basta salire via Tribunale fino la piazza Girolamini e troveranno Maria e il revolver. Per le altre opere di street-art basterà andare verso il centro storico di Napoli.