Vacanze sulla neve a Monginevro: cosa vedere e cosa fare nel villaggio francese ad un passo dall’Italia
É il primo paese che si incontra dopo il confine italo-francese sulla strada del Colle del Monginevro, una rinomata località sciistica frequentata da francesi e italiani. In questa guida andremo a scoprire cosa fare e cosa vedere a Monginevro, comune della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

- Settimana bianca Monginevro: guida turistica
- Monginevro: la storia
- Monginevro: attrazioni e luoghi d’interesse
- Comprensorio sciistico Monginevro: piste sci ed impianti di risalita
- Slittino Monty Express – Monginevro
- Forti Patrimonio UNESCO dell’Umanità – Monginevro
- Chiese – Monginevro
- Obelisco di Napoleone – Monginevro
- Escursioni a Monginevro: Via Francigena e sentieri
- Monginevro immagini e foto
Settimana bianca Monginevro: guida turistica
Tra la Valle Clarée e la Valle di Susa ma situata nelle Alte Alpi francesi, Monginevro è il primo paese che si incontra una volta varcato il confine con la Francia. Si tratta di una stazione sciistica particolarmente frequentata dagli italiani, non solo per la vicinanza, ma anche per le strutture moderne ed estremamente funzionali.
Il paese è incorniciato da alte vette innevate e sorge in cima a un altopiano immerso in una natura incontaminata che regala magnifici paesaggi, sia in inverno sia in estate. La sua posizione è ottima e baciata dal sole che dona ben 300 giorni soleggiati all’anno, una condizione ottimale per vacanze all’aria aperta e per fare sport.

Monginevro: la storia
La storia di Monginevro parte da lontano in quanto la sua posizione altamente strategica nell’attraversamento delle Alpi fa del passo uno dei più antichi passaggi, il cui toponimo si ritrova già sulla tavola Peutingenaria di epoca romana. Secondo alcuni studiosi, le truppe di Annibale, durante il suo passaggio attraverso le Alpi, sarebbe passato di qui.
A causa della sua posizione geografica al confine italiano, Monginevro è stata testimone di conflitti passati, in particolare durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, periodi che segnarono la nascita dei suoi numerosi forti militari. Nel 1947, con il trattato di Parigi, il colle passò dall’Italia alla Francia.

Monginevro: attrazioni e luoghi d’interesse
Proprio per la sua storia come luogo di passaggio di uomini e di merci, Monginevro ha sviluppato una vocazione turistica che ricalca le orme degli antichi pellegrini che ancor oggi passano da qui seguendo la via Francigena e il Camino di Santiago di Compostela. Ciò ha determinato la costruzione di numerose chiese e cappelle che possono essere visitate, nonostante la maggior attrazione di Monginevro siano le sue piste da sci che richiamano ogni inverno turisti da tutta Europa.
Dopo questa rapida introduzione, andiamo ora a scoprire nel dettaglio cosa fare e cosa vedere a Monginevro, le attrazioni e i luoghi d’interesse da non perdere per nessun motivo.

Comprensorio sciistico Monginevro: piste sci ed impianti di risalita
Monginevro rappresenta l’accesso meridionale del noto comprensorio sciistico della Via Lattea, il quinto più grande al mondo. La località sciistica offre circa 95 km di piste da sci, raggiungibili grazie a 24 impianti di risalita che portano fino a 1860 metri di altitudine. Il comprensorio sciistico della Via Lattea è però molto più esteso e comprende tre livelli, ognuno dei quali offre anche la possibilità di sciare sul suolo italiano.
Oltre il comprensorio del “Grand Montgenèvre“, abbiamo quello di “Monts de la Lune” dotato di 110 chilometri di piste e 31 impianti di risalita, e il comprensorio propriamente detto “Via Lattea” composto da 405 chilometri di piste e 70 impianti di risalita. Quelle di Monginevro sono in totale 80 piste da sci: 10 verdi, 19 blu, 38 rosse e 13 nere. Completano l’offerta sentieri pedonali e per ciaspolate, una zona per lo slittino e una per il freeride.

Slittino Monty Express – Monginevro
Monty Express è un’attrazione di Monginevro aperta in inverno, primavera ed estate. Si tratta di uno slittino fissato su monorotaia che viaggia lungo 1400 metri di discesa per 300 metri di dislivello tra abeti, larici, passerelle e gallerie. Lo slittino Monty Express può raggiungere la velocità massima di 60 km/h, per un tempo medio di discesa di circa 3 minuti.
Il suo percorso si snoda attraverso un magnifico bosco, con curve e parti più veloci, prima di giungere e sfrecciare dentro due gallerie e raggiungere la zona dell’arrivo. La pista è illuminata per le discese notturne in inverno. Ognuno può gestire in autonomia il proprio slittino, regolando velocità e frenate. I più piccoli possono vivere questa emozione, sedendo in tutta sicurezza tra le gambe di mamma o papà. Lo slittino Monty Express è accessibile tramite la cabinovia Chalvet, dietro l’ Ufficio del Turismo del paese.

Forti Patrimonio UNESCO dell’Umanità – Monginevro
Il più notevole dei forti di Monginevro è il forte di Chaberton, detto anche forte delle Nevi, in quanto situato a 3.131 metri di altitudine. Fu costruito dagli italiani tra il 1900 e il 1914 e all’epoca rappresentava il forte più alto d’Europa. La sua costruzione implicò l’abbassamento di 6 metri della vetta, impresa che venne effettuata con le mine e il lavoro di 300 operai civili.
Il forte di Gondran fa parte della linea Maginot e sorge al confine tra i comuni di Monginevro e Cervières. Si tratta di una struttura di fanteria costruita tra il 1932 e il 1940 a un’altitudine di 2460 metri. Il forte di Janus fu costruito tra il 1886 e il 1903, sull’omonima cima come grande opera di fortificazione. Tra il 1931 e il 1937 è stata aggiunta un’opera sotterranea lunga 900 metri per collegare il forte alla linea Maginot ed è l’unica casamatta di questo tipo costruita in Francia.

Chiese – Monginevro
La chiesa di Saint-Maurice fu ricostruita secondo forme tipicamente italiane nel corso del XVIII secolo in seguito a un incendio. Il suo campanile è caratterizzato dalla presenza della copia della lanterna che anticamente serviva come punto di riferimento per i viandanti e pellegrini che attraversavano il passo in caso di maltempo. La chiesa di Sant’Antonio risale al 1688 come indica la targa marmorea posta sulla facciata. Dopo i numerosi rifacimenti subiti, solo il campanile e l’abside mantengono le loro forme originarie di fine Seicento.
La Cappella di Notre-Dame-des-Sept-Douleurs è stata restaurata e ridipinta nel 1996, ma rivela una pietra incisa con la data 1780. La conchiglia dipinta sopra l’ingresso rende omaggio a Saint Jacques nel suo viaggio a Compostela. La Cappella Sainte-Anne è situata all’ingresso del paese, in un meraviglioso contesto naturalistico con prati e area picnic.

Obelisco di Napoleone – Monginevro
Al termine del centro abitato di Monginevro si trova l’imponente obelisco innalzato alla gloria di Napoleone Bonaparte imperatore e inaugurato il 12 aprile 1804. La sua storia è legata alla costruzione della strada del passo. L’Obelisco di Napoleone infatti fu eretto sulla sommità del colle al limite dell’allora confine tra la Francia e l’Italia per celebrare la fine della costruzione della strada del Monginevro.
L’obelisco fu fatto saltare in aria nel 1835 dai piemontesi e ricostruito dall’architetto Giuseppe Andreoli sotto il re Luigi Filippo. Le originarie targhe commemorative marmoree, anch’esse distrutte, furono sostituite da targhe in bronzo, incise in quattro lingue: francese, italiano, spagnolo e latino e vi si può leggere l’omaggio reso a Napoleone Bonaparte e al prefetto Ladoucette.

Escursioni a Monginevro: Via Francigena e sentieri
Monginevro e il suo colle sono spesso ricordati per il tracciato storico della Via Francigena, in quanto inizia qui il percorso in terra italiana. Ma Monginevro è anche il crocevia del tracciato della via Domizia verso Santiago di Compostela. Da Monginevro il percorso prosegue verso Claviere e poi discende verso Cesana Torinese e Oulx.
Non solo cammini storici, Monginevro è dotato di una fitta rete di sentieri dove compiere escursioni in qualsiasi stagione dell’anno. Ci sono percorsi segnalati di scialpinismo e splitboard di tutti i livelli, come il sentiero dell’Aquila e il sentiero dell’Ariete. Notevoli anche i percorsi per ciaspole come il n. 5 “Bois de Sestrières” che conduce attraverso un bosco di larici fino a un belvedere dove si apre una vista mozzafiato sulla valle del Briançonnais.
