Venezia, cosa c’è da sapere sul ticket d’ingresso
Venezia ha dato il via da oggi al biglietto obbligatorio per visitare il centro storico della Serenissima. La Laguna ha deciso di regolamentare il flusso turistico, definendo comportamenti, orari e tanto altro da sapere per soggiornare a Venezia da quest’anno.
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Venezia, il ticket e tu!

Un 2025 per il nostro meraviglioso stivale già marcato dal boom turistico, con Napoli, Roma, Venezia e Firenze tra le mete maggiormente amate dai vacanzieri nostrani e dai viaggiatori d’oltralpe. L’Italia si riconferma con i vari ponti di fine aprile e inizio maggio assoluta protagonista nel campo delle bellezze da vedere e da mangiare.
Eppure, se il fenomeno overtourism e l’impennata di soggiorni di una sola giornata sta per avere i primi vincoli e frenate. Come accaduto in molti paesi del vecchio continente come Praga, Amsterdam ma soprattutto Barcellona, ormai estenuati dalla morsa magmatica dei turisti ha messo dei paletti, E alla lista da oggi si unisce anche Venezia, la meravigliosa città lagunare con l’ approvazione della norma che prevede l’acquisto di un ticket per visitare la Serenissima. Una novità assoluta, benché molte siano state le ipotesi di introduzione di una norma o tassazione analoga altrove.
Ticket per vistare il centro storico
E’ stata varato un nuovo iter per entrare nel centro storico della città di Venezia. Una vera svolta che arriva a precisare con una propria regolamentazione gli accessi e gli ingressi nel centro storico cittadino. In breve i turisti dietro un contributo intorno ai 5 euro, che può arrivare a 10 euro in caso di mancata prenotazione sul portale del comune veneziano. Un biglietto che ha una specifica validità, cioè visitare solo e soltanto il centro storico, non valido quindi per visitare le altre vicine isole.
Nonostante le critiche, anche da parte dei turisti nostrani, a partire dai cittadini veneti timorosi che l’iniziativa possa danneggiare l’immagine e il trend della città lagunare.
Come funziona?
Nato nel 2018 come tassa di sbarco per i turisti, solo l’anno scorso ha avuto prima applicazione sperimentale di 2.50 euro, arrivando alla forma odierna raddoppiata e con particolari esenzioni come under14, studenti e pensionati, oltre che per i cittadini veneti e i bambini.
Questo contributo d’accesso ha la validità della tassa di soggiorno, quindi coloro che stanziano nell’entroterra veneziano o terraferma non deve sborsare nulla, Per coloro che invece soggiornano a Jesolo o Mira, la tassa non ha validità e dovranno pagare il ticket d’accesso.
L’iniziativa come ha spiegato l’ente comunale che si occupa del turismo vira al mantenimento del turismo stesso, contribuendo ad un monitoraggio delle bellezze artistico-architettonico e il reinvestimento positivo per tutelare e salvaguardare il proprio centro storico, come accaduto con la tassa di soggiorno. Ma quanti saranno a pagare questa novità?
Stando alle prime stime, saranno più del 12 % dei turisti e vacanzieri sbarcati nella Laguna a dover pagare tale imposta. Infatti, la norma ha una specifica fascia oraria che va dalle 9.00 alle 16.00, dopo non vige alcuna necessità di pagamento ma solo la prenotazione sul portale comunale.