Caserta, meta da vedere e da mangiare, non solo con gli occhi
Caserta presenta bellezze architettoniche e paesaggistiche tra mare e campagna, mentre delizia con specialità come la bufala e il Pallagrello.

La Campania è tornata ad esser meta ambita dal turismo. A giovare di questa ripresa, sono anche le altre zone della regione. Se Napoli è la regina, nella sua corte vi è anche un luogo spesso ignoto come Caserta. Territorio designato dagli antichi per la villeggiatura, ha trovato seguito nei feudatari e signori di Napoli e poi con i Borboni, che ne fecero un Eden.
La Reggia Vanvitelliana
Di certo, la prima immagine che risalta alla memoria parlando di Caserta è la magnificenza architettonica della Reggia. Delineata dal genio di Vanvitelli su ordine di re Carlo, la reggia si staglia tra le linee neoclassiche di scalinate e volte e il naturalismo composito delle stanze con le quadrerie, che si allarga tra il verde, le acque e i complessi scultorei dei giardini inglesi.
Casertavecchia, il borgo medievale

Caserta conserva all’interno un piccolo borgo, nato dalla paura medievale dei Saraceni nel secolo di ferro. Questo sito arroccato e scavato nella pietra, presenta meravigliosi angoli che ci trasportano al passato arcano. La Cattedrale di San Michele e il Castello sono le vette che duellano con le sporgenze della rocca, celano misteri della storia patria, tra Longobardi e Normanni.
La Reggia di Carditello

Dall’altro lato del Monte Tifata, troviamo la Reggia di Carditello un’altra bellezza architettonica nel verde. Tra affreschi neoclassici d’ispirazione pompeana, il Casino di re Nasone è da poco ritornato ai suoi fasti. Nata come residenza di caccia e maneggio personale, ad oggi la residenza borbonica sul Volturno accoglie ogni estate spettacoli e concerti di rilevanza nazionale e internazionale. Il sito è visitabile ogni sabato pomeriggio (5€).
San Leucio, la vista e la seta

Frazione casertana, San Leucio è una delle eccellenze borboniche. San Leucio si erge sulla naturalezza casertana, fatta di dorate distese attorno ad acque e rocce. Se il sito come buen retiro di Re Nasone, Ferdinando non mancò di seguire le iniziative paterne, disponendo le manifatture dell’arte della seta, custodite nel Museo. I viaggiatori perderanno il senso del tempo, tra la maestosità dell’arco dei Borboni e il gusto rococò e neoclassico che marca la chiesa di S. María delle Grazie come Palazzo Belvedere.
Caserta a tavola
Caserta presenta sorprese deliziose che acchiappano per la gola i nostri viaggiatori. La cucina dei Borboni pare non finire. Prima eccellenza eno-gastronomica del casertano è la mozzarella di bufala e le sue altre specialità come trecce, ricotta e provola. Ad affiancare questa, vi è il nettare dei vigneti autoctoni del Pallagrello. Caserta presenta come pezzo forte la tradizione del suino, nota come maialino nero casertano.
Come arrivare
Caserta e i siti menzionati sono raggiungibili in modo agevole, a seconda delle discrezioni dei viaggiatori. Per coloro che decidono di spostarsi in treno, Caserta è dotata di una stazione (di fronte alla Reggia di Caserta) con terminal bus. La stazione è collegata ai vari troncamenti regionali, permettendo di raggiungere località come Capua o Sessa Aurunca. Per coloro che decidono di raggiungere Caserta in auto, basta prendere l’ A1 Na-Mi, uscita Roma-Caserta.
Caserta, meta da vedere e da mangiare: foto e immagini