Cose curiose da fare a Torino: 5 modi insoliti per scoprirla
Le cose curiose da fare a Torino sono molte più di quante si possa pensare, ma con queste 5 si può scoprire la città in un modo insolito e particolare. Ecco le attività più strane da fare nella città sabauda, per vivere la sua anima più autentica e scoprire i suoi lati più strani.
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Torino è una città che conquista per la sua eleganza, per i grandi viali costeggiati da palazzi dall’architettura classica e per l’affabilità dei suoi abitanti. Dalla Mole Antonelliana al Museo del cinema, dal Museo Egizio alla Reggia di Venaria, le cose da fare e vedere in questa città non mancano di certo.
Oltre alle attrazioni turistiche più classiche però, in città non mancano particolarità e curiosità che solo i torinesi conoscono, e che per chi visita Torino rappresentano, forse, il miglior modo per conoscerla davvero a fondo.
Ecco 5 cose curiose da fare a Torino che, affiancate ai luoghi più iconici e famosi della città, permetteranno di conoscerla come un vero local.
Cose curiose da fare a Torino

Torino è una città eclettica, storica, moderna, elegante, divertente e chi più ne ha più ne metta. Per questo, non ci si può certo limitare a visitare le sue location più famose per dire di conoscerla davvero. Di Torino sono interessanti da conoscere:
- la storia,
- le tradizioni,
- le modernità,
- l’enogastronomia,
- il folklore.
Per esempio, un modo curioso di scoprire un angolo nascosto della città è mangiare un gelato. A Torino, infatti, si trova una delle gelaterie più piccole d’Italia: la M**BUN, un minuscolo locale di 8,5 metri quadrati dove il Maestro Alberto Marchetti crea gusti da 3 coni Gambero Rosso. Mangiare un gelato qui è una vera e propria esperienza di gusto.
Rimanendo in tema enogastronomico, una particolarità tutta torinese sono le nuvole, e non quelle che si trovano in cielo, ma quelle che si mangiano. Le nuvole sono un dolce tipico torinese, e si trovano solamente nella pasticceria storica Ghigo, solo nel periodo natalizio.
Il suo aspetto ricorda quello di un pandoro, e il suo topping è fatto di crema al burro e zucchero a velo: una vera squisitezza! In città, poi, si può andare alla ricerca della cosiddetta fetta di polenta, un edificio largo solo 54 centimetri, che ricorda per forma e colore proprio una fetta di polenta. L’edificio, sito in Via Giulia di Barolo, 9 è stato progettato da Alessandro Antonelli, lo stesso ideatore della famosa Mole.
Scoprire la città segreta

Come se si fosse in una caccia al tesoro, a Torino si può scovare anche un altro edificio decisamente curioso, dove gli occhi del diavolo osservano tutti i passanti. Lo si può trovare in Via Lacaris, dove due misteriose fessure a forma di occhi sul pavimento esterno dell’edificio assomigliano proprio ad uno sguardo demoniaco.
Infine, si può scoprire il lato divertente della città giocando al Caffè Mulassano. Questo è un locale storico torinese, dove l’orologio decide chi paga il conto. Per giocare basta premere un pulsante, e attendere che le lancette si fermino su un numero: chi ottiene il numero più alto paga per tutti.
Questo è anche il Caffè dove, per la prima volta, nel lontano 1926, è stato preparato il primo tramezzino della storia. Oltre ad assaggiare il bicerin, quindi, a Torino si possono scoprire tante tradizioni enogastronomiche italiane, e molto altro. Una chicca di recente apertura, perfetta per il ponte di Ognissanti, infatti, è il museo dei Serial Killer!