Il tempio di Maradona ai Quartieri Spagnoli di Napoli

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Murales di Maradona è un luogo in cui si ritrova in modo esemplare quel sincretismo tra sacro e profano che connota la città partenopea. Non a caso Maradona è stato inserito, insieme ai passati protettori della città come il poeta Virgilio e l’enorme mole di santi, a tutela e difesa della città.

Guarda il video

Maradona
Credits by SimoneAmi by Shutterstock

Maradona e Napoli tra sacro e profano

Benché il primo piano del campione argentino sia presente anche nelle edicole votive che affastellano la porosa topografia urbana del capoluogo partenopeo, vi è un luogo in cui l’immagine di Maradona è meta di pellegrinaggio. 

Nell’area dei Quartieri Spagnoli, dove Napoli appare al viaggiatore come un luogo arcano e astorico, fermo al passato fatto dei “vasci” resi celebri dalle interpretazioni di Eduardo de Filippo e Totò, vi è un affresco ad altezza mastodontica che investe un intero palazzo.

Questo murales, dipinto in occasione dei festeggiamenti per il secondo scudetto e della Coppa Uefa del 1990, ha trovato nuova vita.

Con la dipartita dell’eroe mitico di quella straordinaria stagione avvenuta nell’ottobre del 2020, è divenuto luogo di raccolta e di ricordo non solo per i tifosi del Napoli, ma anche per gli amanti del calcio o semplici curiosi.

E la spontaneità unita all’arte di arrangiarsi tipica della napoletanità ha preso una spinta decisiva.

Non solo calcio

Maradona
Credits by SimoneAmi by Shutterstock

Infatti, inizialmente, i residenti con le loro forze hanno messo mano al portafoglio per attivarsi nelle opere di restauro e ammodernamento dell’immagine del D10S.

A loro si sono poi unite piccole realtà e attività locali contribuendo ai lavori per l’edificazione di un perfetto mausoleo, in cui vengono custodite maglie, palloni, oggetti personali e altro appartenuto o donato da Maradona.

All’azione di raccolta di oggetti è intervenuto anche il calore degli artigiani locali che ne hanno realizzato una scultura del busto.

In seguito, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha rilasciato una liberatoria per la riproduzione del piede sinistro di Maradona.

Tale riproduzione è presente nella sua collezione “Una mostra impossibile”.

Ulteriore contributo è stato offerto dal Comune partenopeo. Il riconoscimento del valore storico-sociale e sportivo del murales ha portato all’istallazione di cartelli indicativi lungo l’area del centro. A questa iniziativa ha fatto seguito l’inserimento del sito come luogo d’interesse nelle sue audio-guide con un preciso percorso per arrivare a destinazione.

Il viandante resterà così colpito dalla frenesia corale e dall’atmosfera vibrante che aleggia sulla città. In particolare durante le partite del Napoli dove bandiere e gagliardetti creano un aspetto carnevalesco della città di Napoli.

A dare nuovo aspetto a Napoli ci sono anche le numerose iniziative di artisti, locali e non, che hanno deciso di rendere omaggio non solo al “dio del calcio”, ma anche ad altre personalità dell’immaginario napoletano moderno.

Accanto a Maradona trovano spazio Pino Daniele, Massimo Troisi e Bud Spencer, pronti ad affiancare le stars del cinema Sophia Loren e Vittorio De Sica.

Potrebbe interessarti Visitare Napoli consigli

Il tempio di Maradona: Foto e immagini