Trentino e Austria: tour
Ecco un interessantissimo diario di viaggio che vi porterà alla scoperta di alcune delle meraviglie del Trentino e dell’Austria.
Weekend Trentino Alto Adige e Tirolo Austriaco
Ad ottobre 2019, di punto in bianco si è deciso con la mia famiglia di trascorrere un bel weekend fra Trentino Alto Adige e Tirolo Austriaco.
Partiamo di venerdì ed il viaggio scorre tranquillo e rilassante anche perchè passano davanti agli occhi le distese dei vigneti del Garda.
All’altezza di Ponte Gardena, usciamo dall’Autostrada del Brennero e percorrendo l’intera Val Gardena raggiungiamo Selva di Val Gardena con lo scopo di fare un giro per il paese ammirando le numerose esposizioni di sculture in legno e pranzare.
Dopo pranzo partenza per il Passo Sella.
Mini tour del Trentino ed Austria: cosa vedere, cosa fare e città più belle da visitare
Il pomeriggio è splendido, i gruppi dolomitici innevati risplendono contro lo sfondo blu del cielo.
Dal rifugio del Passo Sella, il Sassolungo appare ai nostri occhi in tutta la sua imponenza mentre le Torri di Sella troneggiano di fronte.
Proseguendo oltre, il Col Rodella e nel fondo valle il panorama di Canazei, dalla parte opposta le Odle ed i Monti Azzurrini della Val Gardena.
Vediamo la graziosa cappella del Passo la cui chiave è custodita presso il rifugio mentre attorno scendono da ogni lato sciatori felici per la clemenza del tempo e la neve ancora abbondante.
Si riparte per raggiungere l’hotel.
Dopo le vaste fortificazioni ottocentesche di Fortezza, le sagome di Castel Pietra e Castel Tasso annunciano che siamo arrivati a Vipiteno dove la parrocchiale e la casa dell’Ordine Teutonico eretta a difesa dei confini germanici, si trovano all’esterno della città.
Avendo all’orizzonte le Alpi Breonie splendidamente imbiancate, raggiungiamo a Mareta e l’Hotel Stella posto in bellissima posizione tra la parrocchiale ed il Castello Wolfsthurn.
Il sabato ci svegliamo e come destinazione abbiamo scelto, ovviamente, la bellissima ed ineguagliabile Innsbruck.
A pochissima distanza da Mareta, a Pratone c’è l’indicazione per il sentiero di Stanghe, bellissimo percorso caratterizzato da cascate e giochi d’acqua formati dal Torrente di Racines, che mi riservo di sperimentare nel corso di una prossima vacanza estiva unitamente ad una accurata visita della Val Ridanna dove sorge il museo delle miniere poiché in passato tutta la zona ha rivestito grande importanza per le attività minerarie.
Oltrepassiamo il Brennero ed immediatamente notiamo che fare benzina è davvero conveniente, in Italia tentano sempre di spennarci vivi.
Accanto al passo il laghetto artificiale ghiacciato.
Il primo paese austriaco che incontriamo è Gries am Brenner e mancano solo 29 km per arrivare ad Innsbruck.
Successivamente Steinach, località idrotermale e Matrei, l’antica Matreium dei Romani con belle case dalle facciate dipinte e insegne nella via principale.
Dopo Muhlbach passiamo sotto le alte campate (m. 190) del Ponte Europa eretto nel 1960, lungo oltre 800 m. che si getta sulla valle del fiume Sill; a lato della strada uno spazio apposito consente di ammirare questa ardita opera di ingegneria.
Infine davanti ai nostri occhi si presenta il panorama di Innsbruck.
La visita alla città inizia proprio dal sobborgo di Wilten dove sorge la grande chiesa abbaziale e di fronte isolata la Chiesa parrocchiale di Nostra Signora sotto le quattro colonne, bellissimo edificio religioso in stile rococò il cui interno lo ammiriamo attraverso una bella cancellata in ferro battuto; qui si venera l’immagine della Madonna in Trono del secolo XIV.
La visita di Innsbruck prosegue con il Duomo di San Giacomo, la più bella chiesa barocca del Tirolo che custodisce preziosamente la celebre Madonna di Lukas Cranach il Vecchio, oggetto di grande venerazione e nel transetto sinistro, il Mausoleo di Massimiliano II.
Infine percorriamo l’ampia zona pedonale per ammirare il “tettuccio d’oro”, famoso simbolo di Innsbruck, finalmente libero da impalcature, i bei palazzi dai tipici “erker”arricchiti da insegne e splendidi negozi e l’Inn impetuoso e poi a ritroso la via Maria Teresa Strasse che termina con l’arco bifronte, da un lato il gaudio per il matrimonio reale, dall’altro il lutto per la morte improvvisa dell’imperatore.
Ultime curiosità di Innsbruck: il grande dipinto circolare dedicato all’insurrezione dei contadini del 1809, la cremagliera e il museo delle campane.
Nel primo pomeriggio partenza per Hall in Tirol.
Per arrivarci oltre a passare dal Castello di Ambras abbiamo dovuto superare cinque paesi le cui iniziali dei nomi formano l’acronimo “MARTA”.
Il primo è Mulhau, il paese dei mulini; il secondo Anzell, il terzo Rum, dove a Natale le padrone di casa offrono grappa e zelten, il quarto Thaur, paese dei presepi e degli scultori in legno e luogo natale di S. Romedio, famoso per aver addomesticato un orso. Vi sono tuttora conservate le rovine del Castello di San Romedio mentre l’attività più praticata è quella della coltivazione degli ortaggi.
Il quinto Absam patria del liutaio Giacomo Steiner.
Per concludere la giornata visita al Museo Swarovski di Wattens; è come sciogliere le briglie e dar sfogo all’immaginario.
Si entra dalla testa del gigante buono dagli occhi di cristallo cangianti e dalla cui bocca scende una cascata d’acqua nel lago e si è inghiottiti da un mondo di luci, di suoni e di fantasia.
La domenica la nostra tappa è la stretta e pittoresca Valle di Fleres che percorriamo interamente fino a giungere alla Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate che risale ai tempi in cui nella zona erano in attività le miniere d’argento.
Alla vicinissima Colle Isarco, sovrastata da un ardito viadotto dell’autostrada del Brennero, dedichiamo il resto della mattinata visitando la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Scendendo la ripida scalinata della parrocchiale ci ritroviamo ad ammirare le belle case antiche decorate in legno e affrescate e in particolare l’antica casa dei minatori.
Nel pomeriggio, come ultima tappa del nostro vagabondare decidiamo di visitare Vipiteno.
Percorriamo la via Città Nuova, in parte a portici, fiancheggiata da caratteristiche case, alcune merlate con sporti e antiche insegne; sulla destra dove finiscono i portici sorge il palazzo comunale e la statua di San Giovanni Nepomuceno, patrono della città e protettore contro le inondazioni dell’Isarco.
Sullo sfondo la svettante torre di città.
Sono le 15,30 quando inizia il nostro viaggio di rientro.
Che dire, è stato un weekend ricco di cultura, emozioni e paesaggi mozzafiato.