Svelati i ristoranti italiani con le migliori carte dei vini secondo Slow Food
Dal Nord al Sud d’Italia, Slow Food ha premiato i 36 ristoranti ed enoteche che offrono le migliori carte dei vini nell’ambito di Slow Wine Fair, la manifestazione svoltasi a Bologna lo scorso febbraio.

Durante la manifestazione Slow Wine Fair, Slow Food ha consegnato i 36 nuovi riconoscimenti del «Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow 2023», suddiviso in 12 diverse categorie. Il premio è stato attribuito dopo la valutazione di una giuria di professionisti ma anche grazie alla partecipazione del pubblico di wine lovers.
L’obiettivo del «Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow 2023», nato dalla collaborazione con Milano Wine Week Awards, è valorizzare e promuovere la cultura del bere di qualità e consapevole e del vino buono e giusto, per rendere più stretto il legame tra locali e appassionati di vini di eccellenza. Vediamo come è andata.
I ristoranti con le migliori carte dei vini secondo Slow Food

Agli oltre 100 premi assegnati dalla giuria di esperti di Milano Wine Week si affiancano ora 36 nuovi riconoscimenti in 12 diverse categorie. Gran parte dei ristoranti ed enoteche hanno vinto grazie a una selezione particolarmente rilevante su otto terroir scelti. Fra i premi territoriali italiani, le nomine sono cadute sulla migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico, per le denominazioni più affermate, e sulla migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo per quanto riguarda invece le denominazioni emergenti.
Per la categoria Miglior selezione di Barolo sono stati premiati i ristoranti: Trattoria Marsupino (Briaglia, in provincia di Cuneo), Marchese del Grillo (Fabriano), Taverna del Gusto (un ottima sosta quando si visita Piacenza). Per la categoria Miglior selezione Chianti Classico hanno vinto i ristoranti: Trattoria da Burde di Firenze, Vinoteca al Chianti, da visitare durante una gita a Impruneta e la Salumeria Roscioli di Roma. Per i premi territoriali internazionali, hanno prevalso la Loira con i ristoranti La Credenza (San Maurizio Canavese), Cantina Antisociale (Petritoli) e Consorzio (Torino), e la Mosella con i ristoranti Trattoria Visconti (Ambivere) e Ristorante Don Camillo (Siracusa). La lista completa dei vincitori è disponibile sul sito slowinefair.slowfood.it.
Come riconoscere una buona carta dei vini
Di questo e di molto altro si è parlato durante il talk che ha preceduto la consegna dei premi. Oggi più che mai, una buona carta dei vini oltre che essere scritta e veritiera, deve essere il frutto della scelta personale del ristorante. La proposta deve essere coerente evitando di cadere nel tranello di proporre solo i vini che vanno di moda.
Altro tema dibattuto, i prezzi. Secondo Eugenio Signoroni, curatore della guida Slow Food Osterie d’Italia, “Il prezzo deve essere democratico”. Attenzione anche sull’offerta al calice. «Deve essere, dal nostro punto di vista, com’è pensata per la carta dei vini. Siamo convinti debba essere un elemento sempre più centrale. Anche nell’ottica del vino sfuso che si può avere di grande qualità, che è un altro grande tema su cui la guida pone l’accento oggi».