Chiesa Santa Maria del Carmelo a Pennisi: riapertura dopo il restauro

Autore:
Antonia Cataldo
  • Laureata in Scienze della Comunicazione
  • Copywriter
Tempo di lettura: 4 minuti

A Pennisi riapre al culto il simbolo spirituale della comunità, restaurato dopo gravi danni sismici. Un progetto da 2,38 milioni di euro che racconta 125 anni di storia e resilienza.

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Photo by I PRESS

Pennisi, frazione dell’area etnea, ritrova uno dei suoi luoghi simbolo: la Chiesa di Santa Maria del Carmelo, dopo anni di restauro, riapre le porte lunedì 15 dicembre alle 16.30. L’edificio era stato segnato profondamente dal terremoto di Santo Stefano del 2018 ma a breve riaprirà al pubblico dopo un importante intervento di ristrutturazione: il restauro, durato quasi due anni, ha puntato non solo a riparare i danni ma a ripensare l’intero impianto con uno sguardo al futuro.

Un cantiere esemplare tra tradizione e innovazione

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Photo by I PRESS

Partito nel febbraio 2024 e concluso a novembre 2025, l’intervento è stato tra i più rilevanti nella ricostruzione post-sisma dell’area etnea. Un investimento da 2,38 milioni di euro finanziato dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, con la Diocesi di Acireale come promotrice, il progetto firmato da Sicef e i lavori eseguiti da Sincol. Il terremoto del 26 dicembre 2018 aveva causato gravi danni: crollo della torre campanaria, cedimenti strutturali, lesioni interne e distruzione parziale del salone parrocchiale.

L’intervento ha adottato un approccio integrato, con l’obiettivo di migliorare la risposta sismica dell’edificio e preservare il suo valore artistico. Sono stati messi in sicurezza gli stucchi, le volte in canne e gesso, le decorazioni pittoriche, mantenendo intatto il linguaggio architettonico della chiesa a navata unica.

Memoria, identità e un linguaggio architettonico rinnovato

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Uno degli elementi più distintivi del progetto è stata la scelta di non replicare passivamente l’esistente, ma di reinterpretare in chiave contemporanea le parti distrutte. Come spiega l’ingegnere Salvo Sinatra

uno degli aspetti più significativi è la decisione di non limitarsi a “ricostruire com’era e dov’era ma di rendere visibile la memoria del sisma e del percorso di rinascita.

La torre campanaria e la sacrestia sono state ricostruite utilizzando anche materiali moderni come l’acciaio e la lamiera microforata, creando un dialogo armonico tra antico e nuovo. L’intervento architettonico, così, si fa racconto tangibile della resilienza collettiva, rendendo la chiesa un manifesto visivo della ricostruzione culturale e spirituale.

125 anni di storia, tra devozione e comunità

Fondata nel 1897 per volontà della famiglia D’Agata e desiderio condiviso dagli abitanti di Pennisi, la chiesa di Santa Maria del Carmelo ha attraversato il Novecento come punto di aggregazione e rifugio spirituale. Ha resistito a terremoti, restauri e crisi, fino al trauma del 2018. Oggi la sua riapertura celebra 125 anni di storia, unendo memoria e rinascita. La cerimonia del 15 dicembre vedrà l’accoglienza da parte del parroco Samson Socorro Fernandes, la benedizione e l’apertura della porta santa da parte del vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Seguiranno gli interventi istituzionali, tra cui il sindaco Roberto Barbagallo, il prefetto di Catania Pietro Signoriello, il Commissario Salvatore Scalia, la soprintendente Ida Buttitta e don Angelo Rosario Milone. A illustrare l’intervento tecnico saranno Rosario Arcidiacono, Gioele Farruggia e Salvo Sinatra. Il ministro Nello Musumeci chiuderà la cerimonia, moderata dalla giornalista Giada Giaquinta. Alle 18.30, la Messa solenne concluderà una giornata carica di emozione e significato.

Chiesa Santa Maria del Carmelo a Pennisi: immagini e foto