Chiude il punto panoramico più noto di Ibiza: troppi turisti
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Per colpa dell’ovetourism chiude il punto panoramico più noto di Ibiza. Il mirador d’Es Vedrà ha chiuso ufficialmente le sue porte al turismo di massa qualche giorno fa: i troppi turisti lo avevano trasformato in un luogo invivibile. Ecco come cambieranno le cose sull’isola, e come si potrà ammirare il tramonto più iconico di Ibiza nel 2025.
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Musica fino al mattino, rave, discoteche, fiumi di alcool e un mare da cartolina. Gli ingredienti della classica vacanza a Ibiza sono sempre gli stessi, e anno dopo anno continuano a funzionare e a rendere la Isla la meta prediletta di un turismo giovane, che vuole divertirsi e, troppo spesso, incurante dello splendido scenario naturale che Ibiza offre.
Non a caso, è proprio questo affollamento eccessivo di turisti e il loro comportamento scorretto e poco rispettoso ad aver fatto chiudere, qualche giorno fa, uno dei punti panoramici più famosi in assoluto.
Si tratta del Mirador d’Es Vedrà, diventato iconico grazie a stories e reel su Instagram, sia dei comuni mortali che degli influencers e vip che hanno trascorso le loro vacanze a Ibiza. Questo luogo infatti, da vero e proprio paradiso, è diventato un inferno, e si è deciso di chiuderlo al pubblico. Questo è l’ennesimo esempio di come il turismo di massa sta rovinando non solo il viaggiare stesso, ma anche i meravigliosi luoghi che la Terra ha creato.
Chiude il punto panoramico più noto di Ibiza
Il Mirador d’Es Vedrà è un punto panoramico da cui si può godere del tramonto più bello di tutta Ibiza. Situato nella zona di Cala d’Hort, questo è uno dei punti più selvaggi dell’isola. Un promontorio che affaccia sul mare, una scogliera su cui le onde si infrangono e a largo l’isolotto di Es Vedrà. A causa dei social, che hanno rivelato la sua ubicazione, il Mirador è oggi una tappa obbligatoria quando si visita Ibiza.
Dai rave quotidiani alla spazzatura abbandonata sul terreno, dal traffico intenso ai parcheggi impossibili, da qualche anno è diventato praticamente impossibile vivere questo luogo in tranquillità.
Le autorità locali si sono mostrate indifferenti al fenomeno, intervenendo solamente in caso di estremo bisogno. Così, qualche giorno fa, i residenti della zona hanno deciso di chiudere l’accesso al parcheggio del Mirador con quattro grandi sassi, che impediscono il passaggio a tutti i veicoli. Attualmente sono in corso le trattative per capire come gestire la situazione prima dell’arrivo dell’estate, quando Ibiza tornerà a popolarsi di turisti. Il sindaco Vincent Roig però avverte:
“Non possiamo andare dove ci pare, ma solo dove è consentito. E ciò che faremo è lavorare per gestire questi flussi”.
Come funziona nel 2025
Per la stagione estiva 2025, quindi, non ci sono ancora notizie certe riguardo come si potrà visitare il Mirador d’Es Vedrà. Roig ha anticipato però che gli automobilisti che non troveranno parcheggio nello spiazzo apposito, dovranno andar via. Si sta pensando anche di organizzare le visite tramite bus turistici pensati ad hoc. Questo è l’ennesimo esempio di come l’overtourism possa rovinare non solo la vita delle persone locali, ma anche l’esperienza stessa dei turisti.
Altri esempi di questo tipo si possono trovare in tutto il mondo:
- l’accesso al quartiere Gion di Kyoto è stato limitato ai turisti;
- Santorini è diventata a numero chiuso;
- Venezia ha introdotto il ticket d’ingresso.
Insomma, il turismo di massa minaccia di rovinare territori meravigliosi, città splendide e paesaggi incontaminati con incuria, degrado e poco rispetto. Per mettere in guardia da questo fenomeno, il World Monuments Fund ha addirittura lanciato un allarme per 25 luoghi del pianeta ad alto rischio.
