I 5 percorsi di trekking più spettacolari al mondo: dalle vette dell’Himalaya, all’oceano della Nuova Zelanda
Arriva la primavera e ritorna la voglia di fare attività fisica all’aria aperta. E allora quale migliore esercizio se non il trekking, sport che combina fisicità e scoperta del nuovo. Dalle vette della catena montuosa dell’Himalaya, all’oceano della Nuova Zelanda, esistono dei percorsi di una bellezza sconvolgente, immersi nella natura selvaggia.
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Voglia di vivere un’esperienza indimenticabile all’aria aperta?
Allora non c’è meglio di niente che organizzare un bel trekking!
Camminare con i vostri piedi in paesaggi da favola vi farà godere a pieno della natura che vi circonda; un modo “lento” di vivere una giornata a diretto contatto con le creazioni di Madre Natura.
E poi è risaputo che camminare fa bene non solo alla circolazione e all’ossigenazione di tessuti e organi, ma anche alla mente. È infatti provato che il sistema nervoso viene stimolato positivamente, e ansie e stress vengono alleviati.
E allora zaino in spalla e andiamo a scoprire cosa serve per fare trekking e quali sono i migliori percorsi del mondo.
Informazioni utili da sapere prima di fare trekking

Sei un principiante che si avvicina per la prima volta al trekking? Niente paura, con questi consigli puoi iniziare fin da subito a prepararti per la tua prossima avventura.
Innanzitutto comincia piano piano. Se sei una persona che ama camminare e che la maggior parte dei tragitti quotidiani li compie con i propri piedi, è già un buon inizio. A seconda poi del percorso di trekking che hai scelto, inizia gradualmente ad avvicinarti allo stesso numero di chilometri allenandoti con costanza.
È importantissimo conoscere bene anche l’itinerario scelto, soprattutto per quanto riguarda dislivello, periodo consigliato, durata del percorso e meteo previsto.
Last but not least, premunirsi dell’attrezzatura adatta: dalle scarpe al kit di sopravvivenza, controllate bene sempre due volte prima di partire! Per quanto riguarda il kit, questo deve necessariamente comprendere una bussola (l’analogico è sempre una sicurezza!), se vi muoverete con gps/mappe dello smartphone anche una batteria di supporto, un coltellino multiuso, una coperta di sopravvivenza, una lampada frontale e un kit di primo soccorso.
I 5 percorsi scelti per voi
Cinque sono i percorsi proposti come cinque sono i continenti. Dalle vette dell’Africa all’oceano della Nuova Zelanda, di seguito i percorsi scelti per voi.
- Campo base dell’Everest (Nepal), uno dei percorsi di trekking più belli al mondo. Sotto i vostri occhi sfileranno le montagne più imponenti del pianeta, come l’Everest o il Lhotse, mentre nei villaggi sarete accolti dalla tipica ospitalità buddhista degli sherpa. Fiore all’occhiello di questa escursione è la montagna Thyangboche, considerata da alcuni come la più bella del mondo.
- Croagh Patrick (Irlanda), un bel sentiero di montagna che sale su, fino alla vetta di questo monte sacro. Arrivando in cima troverete una cappella bianca dedicata a San Patrizio (che pare abbia pregato qui per 40 giorni consecutivi) e la possibilità di ammirare la baia di Clew e la contea di Mayoin tutto il loro splendore.
- Pista di Queen Charlotte (Nuova Zelanda), un cammino chiamato “della libertà” dai neozelandesi, segue la catena montuosa che separa lo stretto omonimo con quello del Kenepuru. La partenza è dalla città di Picton a Ship’s Cove, raggiungibile grazie ai taxi d’acqua, mentre Anakiwa è l’arrivo. Lungo tutto il percorso è possibile accamparsi oppure, per chi non ha voglia né tempo, è possibile effettuare una piccola escursione in giornata.
- Chilkoot trail (Alaska e Yukon, Stati Uniti e Canada), è un percorso che si snoda tra i due Paesi dell’estremo nord del continente americano. È diventato un itinerario tipico tra gli appassionati di escursionismo in America che si ritrovano a camminare in mezzo agli attrezzi abbandonati dai cercatori d’oro a fine ‘800. La partenza sale rapida fino ai 1.000 m d’altitudine, per ridiscendere solo di 300 m a fine percorso.
- Montagne della Luna (Uganda), chiamate così da Tolomeo ma meglio conosciute con il nome di catena del Ruwenzori, la più alta dell’Africa, a confine tra Uganda e Congo. Il percorso prevede fango e l’acqua dei ruscelli che vanno superati; per questo motivo sono consigliate scarpe resistenti all’umidità e cambi asciutti per il fine della giornata. Tappe molto importanti sono il campo base Bujuku, per chi vuole scalare il monte Speke, e il Campo Elena, per chi volesse vedere i ghiacciai e la cima del Monte Stanley, e il passo Scott Eliott a più di 4.000 m d’altezza.
Se invece volete rimanere a fare trekking in Italia, nessun problema, ci sono numerosi luoghi incontaminati che permettono un’esperienza immersiva nella natura, uno tra tutti il parco regionale dei Sassi di Roccamalatina in Emilia Romagna.