Il Giappone apre le porte ai turisti: conto alla rovescia per l’introduzione del visto provvisorio per nomadi digitali
Grande novità per il Giappone che sta per aprire alla possibilità di vivere momentaneamente nel suo territorio introducendo il visto provvisorio per nomadi digitali.

Coloro che amano viaggiare e che si sentono cittadini del mondo hanno spesso il sogno di vivere e lavorare in una grande città, conoscendone la cultura e i segreti. Non sempre però è fattivamente possibile, sia per una questione economica ma anche pratica. In numerosi luoghi del mondo infatti, ottenere la documentazione per restarvi più a lungo è davvero difficile. Fino a poco tempo fa tra questi paesi off limits figurava anche il Giappone ma qualcosa sta cambiando e vivervi diventerà presto molto più semplice. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il Giappone verso l’introduzione del visto provvisorio per nomadi digitali
Il Giappone è un paese splendido, che vanta una cultura molto profonda e davvero suggestiva. Oltre alle radici rispettate da adulti e bambini, è al contempo particolarmente moderno e tecnologico, donando numerose possibilità di carriera e lavoro. Non è un caso che vanti attrazione uniche del suo genere ma anche opere architettoniche uniche, gli aeroporti più tecnologici al mondo e grandissime novità. Vivere lì però fino a poco tempo fa era davvero complicato. Adesso le cose stanno cambiando e per ampliare le prospettive socioeconomiche, ha deciso di introdurre un visto provvisorio di sei mesi per nomadi digitali.

I benefit del visto per “nomadi digitali”
Il visto provvisorio per “nomadi digitali” è una pratica che in alcune zone del mondo è già attiva. Si tratta di un documento che consentirà ai cittadini di 49 paesi compreso l’Unione Europea di soggiornare in oriente per un massimo di sei mesi. L’idea del Giappone è quella di rilanciare gli aspetti socioeconomici donando la possibilità ai cittadini stranieri affascinati dalla sua cultura di poter sostare per un tot di mesi e lavorare così da remoto. Ne vanta già due milioni che vi lavorano, un numero davvero record ma l’obiettivo è essere sempre più competitivi e all’avanguardia. Oltre ai paesi UE sono compresi Armenia, Georgia, Islanda, Bielorussia, Moldavia, Monaco, Macedonia, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Serbia, Svizzera, Regno Unito, Turchia, Stati Uniti, Australia, Sud Corea e Singapore.

I requisiti per richiedere il visto provvisorio di sei mesi
Per avere la possibilità di vivere per sei mesi in Giappone o scegliere la splendida Tokyo bisogna avere dei requisiti imprescindibili. Il primo è un reddito di almeno 10 milioni di yen giapponesi, corrispondenti a poco più di 62.500 euro l’anno. Ci si rivolge a professionisti digitali altamente qualificati nel settore digitale o informatico ma anche liberi professionisti per un’azienda fuori dal Giappone, Youtuber e affini. Il visto avrà una durata di sei mesi, ben oltre i viaggiatori di breve periodo ai quali sono concessi soltanto 90 giorni ma non saranno previsti più soggiorni consecutivi, esaurendosi così definitivamente dopo il primo. I figli o i coniugi possono accompagnare il richiedente del visto ma non avranno diritto alla residenza e non potranno affittare alloggi a lungo termine. Entro fine marzo dovrebbe arrivare l’ufficialità per una novità che rivoluzionerebbe il comparto turismo in Giappone.