Il Villaggio Leumann, vero e proprio gioiello Liberty, si trova in Italia e nasconde una tradizione davvero particolare
Il Villaggio Leumann è un vero e proprio gioiello Liberty che si trova in Italia e vanta una tradizione davvero particolare: lì dove il tempo si è fermato, è perfetto per trascorrere una giornata tra storia e cultura.
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L’Italia è una fucina di bellezza, un mix di influenze e stili che rende alcuni luoghi magici e senza tempo. Lì dove la storia e la tradizione si incontrano con l’arte, nascono capolavori destinati a durare nel tempo. A Collegno, a pochi passi da Torino, vi è un complesso residenziale diventato una meta di culto per la storia alle sue spalle ma soprattutto perché rappresenta la prima idea messa in pratica di azienda a trecentosessanta gradi. Si tratta del Villaggio Leumann, un comprensorio di 12 chilometri che ospitava le residenze dei lavoratori dell’adiacente cotonificio. Scopriamone insieme tutti i segreti.
- Nome villaggio: Villaggio Leumann
- Giorni apertura: Lun – Dom
- Orari apertura: Per le visite alla Casa Museo, dalle 15 alle 18
- Location (città): Città di Collegno.
Alla scoperta delle bellezze del Villaggio Leumann di Collegno
Nel lontano 1895, la famiglia Leumann con l’imprenditore di origine elvetica Napoleone, si trasferì a Collegno per dar vita a un imponente cotonificio che precedentemente era situato a Voghera. Beneficiando di numerose agevolazioni economiche che offriva il capoluogo piemontese non più capitale d’Italia, per convincere più facilmente gli operai ad accettare questo cambiamento, decise di dar vita ad un villaggio che li ospitasse. Il progetto prevedeva un’area di 60.000 metri quadrati ai lati del cotonificio e ben 120 unità abitative tutte al piano terra e con un piccolo giardino. Da qui una delle opere più maestose in stile Liberty esistente in Italia, che nel tempo gode di una grandissima evoluzione culturale.

Dal progetto alla realizzazione del Villaggio
Il progetto di Napoleone Leumann raccolse subito grande entusiasmo, aiutato dalla fortuna enorme del cotonificio. Il Villaggio fu realizzato dal 1875 al 1912 da Pietro Fenoglio, ispirato nei grandi tetti spioventi alla tradizione edilizia del nord Italia, con una fortissima influenza Liberty. Le 120 unità abitative diventarono così un piccolo villaggio con tutti i comfort: una chiesa, la scuola elementare e un asilo per l’istruzione dei figli degli operai, una palestra, bagni pubblici, una piccola stazione ferroviaria, una mensa, la posta, persino un teatro e un cinema insieme a un albergo e un convitto per le giovani operaie. L’impatto del Villaggio e del cotonificio fu enorme sull’intera città fino al 1972, quando la fabbrica diventò una tintoria: nel 2007 poi, cadde in rovina e chiuse per sempre.

Il Villaggio oggi come punto focale della cultura torinese
Quando la fabbrica chiuse, fu oggetto di numerosi tentativi di speculazione ma il Comune di Collegno fu molto attento a preservarlo e tutelarlo come bene inestimabile sia artistico che storico. Riacquistò infatti l’intero villaggio tranne il cotonificio, riqualificandolo e mettendolo a disposizione dei cittadini. Attualmente, molti spazi godono di nuova vita: il convitto è diventato la Biblioteca Comunale, l’albergo ospita numerose associazioni, la stazione è luogo di iniziative per i giovani mentre il teatro è stato diviso in nuove abitazioni. L’ufficio postale, la scuola e la chiesa sono rimaste tali e ancora funzionanti. E’ un luogo che riporta indietro nel tempo nell’osservare gli edifici, l’arte e la storia che ne trasuda ed è perfetto da inserire in un itinerario di viaggio alla scoperta delle bellezze di Torino e dintorni.