In questa grotta c’è un tesoro nascosto ma per entrarvi bisogna scendere a 36 metri sott’acqua
Una grotta paleolitica magnificamente decorata con incisioni e dipinti rupestri, ancora poco conosciuta perché il suo unico accesso è posto a 36 metri sott’acqua. Scopriamo insieme di quale grotta stiamo parlando.

Entrarvi è come visitare una sala di un museo tanto è ricca di pitture rupestri che permettono di fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Stiamo parlando di un grotta che è stata scoperta solo di recente ed è ancora poco conosciuta. Il motivo è presto detto. Il suo unico ingresso è situato sott’acqua e per accedervi bisogna scendere a 36 metri nelle profondità del mare.
Per la pericolosità dell’ingresso e per preservare la preziosi incisioni rupestri, la grotta è aperta solo ai studiosi e ricercatori. Questi hanno ostruito il passaggio sotterraneo con dei massi per impedire a curiosi e subacquei non autorizzati di accedervi. Tuttavia, ci sono dei progetti in atto per aprire al pubblico questa grotta così particolare. Uno di essi prevede la realizzazione di un ascensore sotterraneo per permettere l’entrata dalla superficie.
La grotta ricca di incisioni rupestri accessibile solo sott’acqua

La grotta Cosquer è una grotta sommersa unica al mondo grazie alla presenza di numerosi graffiti preistorici. Le più antiche incisioni rupestri risalgono a ben 27.000 anni fa. La grotta prende il nome dal suo scopritore, Henri Cosquer, un sub francese che riuscì a identificarla e ad accedervi nel 1985. Ma dove si trova la grotta Cosquer? Questa meraviglia della natura è situata nella baia di Triperie, nel cuore del parco nazionale dei Calanchi, e all’estremità della magnifica Costa Azzurra.
La cavità sottomarina è accessibile percorrendo sott’acqua un cunicolo lungo 175 metri che termina in una ampia sala di 50 metri di diametro con numerose stalattiti. Ma le stallatiti non la principale particolarità di questa grotta. Infatti, quando Henri Cosquer sviluppò le foto scattate in occasione del suo primo ingresso si rese conto che le pareti erano letteralmente ricoperte da incisioni rupestri.
Il sub tornò nella grotta assieme ad alcuni amici e scoprì la presenza di oltre cento pitture che raffiguravano motivi geometrici, scene di animali e di caccia, mani umane e zampe di animali. Successive indagini furono in grado di stabilire che quei dipinti risalivano ad almeno 20.000 anni prima. Dunque, più antichi di quelli della celebre grotta di Lascaux e uno degli esempi di arte rupestre più antichi in assoluto. Solo nel 1991 la scoperta della grotta Cosquer fu resa nota al grande pubblico.
Le pitture rupestri della grotta Cosquer
Quella che oggi è una grotta il cui accesso è posto a 36 metri sott’acqua, 27.000 anni fa era un antro situato ai piedi di un calanco, in un ambiente probabilmente dominato dalla steppa. Il mare era allora a circa 10 chilometri di distanza e l’ingresso doveva essere situato su una pendice del calanco, a 120 metri di altitudine.
Per la collocazione geografica dell’epoca preistorica, gli uomini frequentavano la grotta a scopi rituali o di caccia. Le pitture rupestri che essi vi incisero sono riferibili a due periodi distinti di frequentazione del sito. Il primo periodo è quello che fa riferimento a 27.000 anni fa. Le pitture appartenenti a tale periodo sono quelle che raffigurano i palmi di mano. Ciò che stupisce di queste impronte di mani è che molte di esse si presentano prive di dita.
Il secondo periodo è riferibile a 18-19.000 anni fa. A tale datazione risale la maggior parte delle pitture rupestri della grotta Cosquer. Sono soprattutto raffigurazioni di animali, anche se compaiono anche figure geometriche di difficile interpretazione. Essendo la grotta parzialmente allagata, gli studiosi ritengono che al di sotto del livello del mare se ne trovino molte altre, cancellate purtroppo dall’azione dell’acqua.