Le opere censurate più belle del mondo fanno il loro esordio al Museu de l’Art Prohibit di Barcellona
Le opere più belle del mondo censurate e rimosse dalla storia fanno il loro esordio al nuovo Museu de l’Art Prohibit di Barcellona tra foto inedite, sculture e dipinti di Klimt, Bansky e Picasso.

L’arte è una finestra sempre aperta sul mondo collegando passato, presente e futuro, convogliando milioni di turisti in gallerie, esposizioni e musei in tutto il mondo. Con gli occhi attenti, il percorso tra sculture, dipinti e fotografie riempie di cultura e conoscenza, diventando punti di riferimento iconici alla scoperta di nuove città o paesi. Ma non sempre l’arte può ritenersi libera e nel tempo, numerose opere sono state ritirate, censurate e non liberalizzate. E’ proprio in contrasto a questo principio che è nato a Barcellona lo splendido Museu de l’Art Prohibit che convoglia le più belle opere del mondo che sono state censurate, proibite o rimosse.
Le opere d’arte censurate del Museu de l’Art Prohibit
Il Museu de l’Art Prohibit si trova nel cuore di Barcellona, presso la bellissima Casa Garrida Nogués, bene culturale di importanza nazionale che ospita numerose gallerie d’arte e mostre internazionali. Scalinate maestose e vetrate colorate rendono unica una struttura imponente, ideata dall’architetto modernista Enric Sagnier.
Estesa su una superficie di oltre 2000 metri quadrati, ha accolto subito con grande entusiasmo l’idea del Museu de l’Art Prohibit, che convoglia numerose opere censurate nel tempo di artisti incredibili quali Pablo Picasso, Bansky, Abel Azcona, Andy Warhol e tantissimi altri.

L’idea anticonformista di Tatxo Benet
Ogni idea vincente arriva dritta con un episodio di rottura rispetto alla routine. E’ successo proprio questo nel 2018 al collezionista d’arte Tatxo Benet che acquistò la famosissima opera di Santiago Sierra “Pesos Politicos en la España Contemporanea” e poco dopo la sua acquisizione, la Galleria d’arte che deteneva l’opera la eliminò dai suoi stand censurandola. Il motivo era l’etichetta che faceva riferimento ai prigionieri politici, eliminandola così dall’esposizione ARCA.
Ciò fece riflettere Benet, alla ricerca di altre opere censurate e rimosse. Diventarono sempre di più e cinque anni dopo nacque l’idea di convogliarle nel Museu de l’Art Prohibit, che vanta oltre 200 opere di artisti incredibili quali Picasso, Bansky, Warhol, Goya e Corrales. Ma c’è un’altra particolarità: accanto a ogni opera vi sono dei meme che l’accompagnano, rendendola ancora più irriverente e anticonformista.

I percorsi della visita
Il museo si trova a due passi dalla splendida Placa de Catalunya a Barcellona, assolutamente da inserire in un itinerario di viaggio in città insieme al Parc Guell e la splendida Casa Batllò di Gaudì. Il ticket è acquistabile sia online che in loco e il museo è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 20, con la biglietteria che chiude mezz’ora prima dell’ingresso.
Mette a disposizione una guida interattiva gratuita da poter consultare sul proprio smartphone per approfondire il contesto storico e culturale delle opere d’arte censurate da fruire, in spagnolo, catalano e inglese. L’ingresso è libero per i ragazzi al di sotto dei 13 anni, per le scolaresche e le guide ufficiali che conducono una visita guidata, sottolineando così l’importanza della storia e della cultura anche per i suoi meandri più particolari che hanno provato erroneamente a celare e dimenticare.