Scopri perché il Cimitero Flaminio è uno dei luoghi più sorprendenti d’Italia

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 5 minuti

Il cimitero più grande d’Italia si trova a Roma, e con i suoi 140 ettari di estensione rappresenta un luogo di grandissima importanza storica, ma anche di alta attrazione turistica, dati i nomi illustri che si possono trovare al suo interno. Ecco la storia del cimitero Flaminio, che i romani chiamano Prima Porta.

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Cimitero
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Quella di visitare i cimiteri monumentali e storici quando si visita una città dalla storia antica è diventata una prassi comune a molti viaggiatori. Al di là del fascino misterioso e oscuro che aleggia in questo tipo di posti, quello che si trova nei cimiteri è storia pura, fatta sia di grandi nomi che di vicende comuni, di gente normale che ha vissuto vite di ogni tipo. Tra i cimiteri d’Italia, uno molto famoso sia per dimensioni che per fama è il Cimitero Flaminio.

Il Cimitero Flaminio è conosciuto tra i romani con il soprannome di Prima Porta, e in pochi sanno che è il più grande cimitero d’Italia. La sua estensione è a dir poco impressionante e arriva a ben 140 ettari.

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Si tratta di un cimitero comunale che però attira anche un certo numero di turisti, che qui cercano le lapidi di grandi figure del passato. Inoltre, è un luogo dove si scopre una Roma diversa, più silenziosa e intima.

Scopri il Cimitero Flaminio

Scopri il Cimitero Flaminio, il cimitero più grande d’Italia
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Il Cimitero Flaminio si trova sulla via omonima, e nasce sulle rovine dell’ex cimitero di Montebello. Il progetto appartiene all’architetta Elena Luzzatto, e risale alla prima metà del secolo scorso. Più precisamente, il campo santo è stato consacrato e aperto al pubblico nel 1941. Dopo l’apertura, le inaugurazioni più importanti che riguardano il cimitero furono:

  • quella del monumento ai partigiani jugoslavi (il quarto in Italia), avvenuta il 22 settembre 1978;
  • quella della cappella polacca, avvenuta il 1 novembre 1999;
  • quella del Giardino dei ricordi (dove si spargono le ceneri dei defunti), avvenuta nel 2005.

All’interno del Cimitero Flaminio si snodano ben 37 chilometri di strade, e girovagando per i tanti viali si incontrano intere palazzine dedicate a famiglie importanti, sculture evocative e suggestive, e anche interi settori dedicati alle religioni diverse da quella cattolica.

Il cimitero più grande d’Italia

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Autore: Ivan Moreno sl / Shutterstock

Quello che spinge i turisti a visitare il cimitero di Prima Porta è la varietà di monumenti e luoghi di interesse che lo popolano. Per fare qualche esempio, ci sono una chiesa cattolica dedicata a San Michele Arcangelo, una Cappella polacca, un Tempio israelitico e persino una villa romana risalente al I secolo a.C.. Inoltre, i grandi nomi che sono seppelliti qui attirano sempre un folto numero di visitatori. Tra i più illustri si ricordano: Piero Angela, Enrico Berlinguer, Bombolo, Corrado, Maria De Unterrichter Jervolino, Virna Lisi, Pietro Mennea, Gigi Sabani, Alberto Sed, Settimia Spizzichino, Stefano e Carlo Vanzina e Lina Wertmuller.

Insomma, camminando tra i viali di Prima Porta si possono incontrare storie di personaggi sportivi, di politici che hanno fatto la storia della Repubblica Italiana, volti del grande e del piccolo schermo amatissimi dal pubblico di tutto il mondo, scrittori, artisti, poeti, musicisti e tanto altro. Tra i luoghi segreti di Roma, qui si può trovare un angolo di eternità emozionante. Gli amanti del genere poi, una volta a Roma, non possono perdere la visita al cimitero acattolico, dove invece riposano alcune tra le personalità più importanti della scena romana non di religione cattolica.

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