Trend dell’ospitalità religiosa in Italia: migliaia di posti letto in strutture top a prezzi low cost

Autore:
Mario Rinaldi
  • Giornalista

Accanto al turismo religioso, quello che coinvolge sempre più fedeli nella visita di luoghi di culto, si sta molto diffondendo in Italia il trend dell’ospitalità religiosa. Una forma di accoglienza alternativa alle classiche strutture ricettive che offre ottime soluzioni per i viaggiatori. Scopriamo quali sono le Regioni che detengono il maggior numero di posti letto a disposizione dei turisti.

Città del Vaticano
(ph credit Pixabay)

Il trend dell’ospitalità religiosa in Italia: informazioni

Turisti e viaggiatori, nel momento in cui si spostano per raggiungere i luoghi prescelti per una vacanza o un periodo di riposo, necessariamente si mettono alla ricerca di una struttura ricettiva che possa accoglierli per trascorrere le notti. Accanto ai tradizionali b&b, agriturismi ed hotel, si sta sempre più diffondendo il trend di recarsi all’interno di strutture religiose, dove i viaggiatori vengono accolti per un soggiorno spirituale o semplicemente per avere a disposizione un posto in cui trascorrere una o più notti. Rispetto al passato i posti letto per soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi si sono ridotti da 220mila a 180mila soprattutto a causa degli elevati costi di gestione per il pagamento delle utenze che hanno subito forti rincari nel periodo post-covid.

Quindi, tra le principali cause della riduzione dei posti letto bisogna segnalare senza dubbio la forte spinta inflattiva, che ha costretto i gestori delle strutture ricettive di enti religiosi a rivedere i loro piani di accoglienza per turisti e visitatori. Recentemente è stato stilato un rapporto da parte di Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, che ha fotografato in maniera abbastanza marcata i dati relativi a questo specifico settore in termini numerici, evidenziando la forte contrazione registratasi. Lo stesso presidente Rocchi ha affermato quanto segue: “Non si tratta quasi mai di perdite assolute, ma piuttosto di una costante riconversione ad altre destinazioni, come residenze per anziani, accoglienza per immigrati, ospitalità ai profughi ucraini o altre finalità sociali”.

Secondo quanto affermato dal presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana la contrazione è riferita in particolar modo a un modello di ospitalità differenziata che ha visto la riconversione di quelle che un tempo erano strutture ricettive per turisti e viaggiatori in strutture di accoglienza per persone bisognose o in difficoltà sotto diversi punti di vista, sottolineando il carattere sociale di questo cambiamento ricettivo.

monastero-vacanze
(ph credit Pixabay)

Alcuni numeri delle strutture ricettive del settore religioso in Italia

Ad oggi, le strutture ricettive del settore religioso destinate al pubblico in Italia sono circa 2.400, con una media di 74 posti letto ciascuna. Esse sono gestiste da ordini ecclesiali, congregazioni, diocesi e parrocchie a cui si aggiungo circa 500 a carattere laico no-profit.

Dal punto di vista numerico, la città di Roma e il Lazio possiedono il maggior numero con circa 29.484 posti letto, seguiti dal Veneto che ne possiede 19.397 e l’Emilia Romagna con 16.515. Si presume che Roma e il Lazio, essendo il territorio dove ha sede la Città del Vaticano, hanno una maggiore vocazione per destinare queste strutture a una forma di ricettività religiosa per i tanti fedeli, turisti e viaggiatori che si recano nella Capitale in tutti i periodi dell’anno sia per assistere alle udienze del Papa che per visitare le bellezze di questi territori tra cui la Basilica di San Pietro e gli splendidi Musei Vaticani.