Aoshima, l’isola gattara made in Japan
Un viaggio nel Sol Levante alla scoperta del gatto e dell’isola in cui regna, Aoshima!

Japan, dal Maneki Neko a Hello Kitty
Andando con il pensiero alle terre dell’arcipelago del Sol Levante e alla sua cultura, la sagoma con codina, orecchie e baffi del felino è tra i fattori che ci fa aguzzare l’ingegno.
Nella cultura nipponica infatti, il gatto è entrato dalla porta principale, durante il XV e XVI secolo presso l’imperatore Oda Nobunaga e il leader dello shogunato, il samurai Naotaka. Alcune leggende narrano che questi illustri personaggi, salutati dall’animale con un cenno della zampa, li abbia attratti verso di lui, salvandoli da un futuro cammino ricco di insidie.
Questo fenomeno ha determinato l’avvento della tradizione del maneki neko, emblema zoomorfo del Made in Japan: il gatto rotondo con medaglia, con una zampa sospesa, oscillante avanti e indietro.

Un soggetto e un oggetto diventato simbolo e feticcio, che i nostri viaggiatori vedranno esposto nei locali e nelle case, souvenir ideale per se e i suoi.
Un animale che grazie all’ avvento della cultura manga e anime ha assunto più forti posizioni nella visione dell’ immaginario asiatico e nipponico. Basti pensare ai gatti di Sailor Moon, Hello Kitty, oppure alla versione spaziale di Doraemon. Questo per citarne alcuni!
Eppure, oltre legame con il folklore e la cultura letteraria, il Giappone ospita nel suo arcipelago un sito ad hoc per i nostri gattari viaggiatori.
Aoshima, tempio felino
Tra le terre del Sol Levante, infatti troviamo anche l’isola di Aoshima, meglio conosciuta come l’isola giapponese dei gatti.
Questo pezzo di terra emersa a largo della costa nipponica è un Eden, rigorosamente fatto per i suoi abitanti a quattro zampe. Infatti, benché la presenza antropica sia ridotta a poche unità familiari, meno di una ventina di persone, qui il principale abitante è il gatto.
Una zona che assomma a mega colonia felina, con oltre 200 esemplari. Lo spazio è un mero habitat per questi pelosetti, liberi si scorrazzare tra la natura e le case.

Gli animali vengono tutelati dagli stessi cittadini di Aoshima, che si occupano non solo di pappa e cure mediche ma anche di sterilizzare e castrare i felini, onde mantenere l’equilibrio tra ecosistema umano, animale e territorio.
Meta turistica del Sol Levante
Aoshima e suoi gatti, come accaduto per alcune mete dell’Europa orientale e mediterranea come Pafos o Istanbul, è tappa obbligatoria per milioni di turisti. A partire da quelli giapponesi, che ogni anno onorano questo animale, come accaduto con l’anno del gatto. Il turismo ha contribuito al mantenimento di questo trend, con l’approdo sull’isola di Aoshima di curiosi visitatori e gattari.
I nostri potranno beccare le orecchie e il musetto dei signori dell’isola tra la radura e i sentieri, oppure tra le dimore dei pochi abitanti locali. Ma mi raccomando, non disturbare i padroni di casa!
Infatti, le autorità nipponiche hanno stabilito rigidi protocolli per i visitatori, atti a salvaguardare e rispettare la popolazione gattosa.
Naturalmente, anche nel nostro paese non siamo da meno, venite a scoprire i borghi felini rigorosamente italiani!