Iraq: sensazionale reperto riemerso alla luce
In Iraq un prezioso reperto archeologico è riemerso nell’area dell’ex capitale assira di Nivine grazie ai lavori dell’Università di Heidelberg, una scoperta che ci parla dell’ultima età dell’oro dell’Impero sulla Mezza Luna Fertile.
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L’entusiasmo e l’emozione di passeggiare tra le antiche vie di Pompei, Stabiae ed Ercolano, oppure tra gli archi del Colosseo capitolino fanno dell’Italia una meta straordinaria del Grand Tour. Il turismo culturale ci vede competitivi con quelle destinazioni che come Egitto per Giza ed Il Cairo, oppure l’arcipelago greco vanta di un perfetto connubio con altre attrazioni che trainano queste tappe dell’Europa Mediterranea.
Un’offerta che grazie anche al lavoro indefesso di studiosi e ricercatori riesce a trovare nuove testimonianze che negli ultimi tempi tra Giza, Pompei ed Ercolano ha strabiliato milioni di viaggiatori, pronti a fare i bagagli e partire per ammirare le bellezze ritornate dalla polvere e dalle ceneri di un passato sepolto.
Una nuova tappa si allega al ricco palmares con una scoperta che vi porta tra le braccia della Mezza Luna Fertile!
Iraq, scoperta dal mondo assiro

Una nuova scoperta arriva direttamente dall’Iraq, precisamente dall’ex capitale dell’Impero Assiro Nivine. Un reperto che richiama all’ultima golden age della potenza della civiltà assira, oltre 2700 anni fa, quasi sette secoli prima di Cristo.
Durante gli scavi nella metropoli sepolta e tra le aree della vicina necropoli è riemerso un pezzo davvero unici che ci parla di una nuova sfaccettatura del mondo ellenistico. Lo scavo era sito nell’area identificata come il Palazzo di del re Assurbanipal.
I ricercatori dell’Università di Heilberg hanno ritrovato delle vasti parti di un rilievo monumentale. Il reperto illustra il sovrano Assurbanipal, ultimo regnante dell’Impero assiro, rappresentato con a lato due importanti divinità e da altre figure che richiamano la società e la sua scansione.
Il carattere straordinario del ritrovamento è in primo luogo per la sua portata. Il rilievo è scolpito sopra una massiccia lastra di pietra lunga circa 5,50 metri, alta 3 metri di altezza, con un peso di quasi 12 tonnellate. A questo dato si aggiunge cosa vi è rappresentato, particolare sono le divinità che ci permettono di identificare meglio la struttura anche religiosa, oltre che politica dell’universo assiro.
Un fattore non da poco per il territorio iracheno, dopo le drammatiche perdite archeologiche, andate distrutte a causa dell’estremismo e del fanatismo islamico dei talebani. Un effetto straordinario che ha subitamente messo in allerta la comunità scientifica, desiderosa di mostrare al pubblico questo pezzo tornato dal passato.
Info utili
I viaggiatori che desiderano visitare le attrazioni presenti negli scavi archeologici dell’ex metropoli della città di Nivine, in Iraq devono in primo luogo approdare a Bagdad, capitale dello stato iracheno. L’Iraq è raggiungibile tramite voli aerei da Milano, con almeno uno-due scali.
Da qui troverete guide autoctone che organizzano gruppi con bus o altri tipi di trasporto, pronte a portarvi nello straordinario sito Patrimonio Unesco. E’ vivamente sconsigliato inoltrarsi da soli nei territori limitrofi la capitale Bagdad.