Chefchaouen, alla scoperta della città blu del Marocco
Tra le meraviglie degne di nota Chefchaouen è il blu del Marocco. Meta attrattiva per la scoperta del Magreb.

Il Magreb attira la curiosità e l’ esotico per il suo esser vicino e lontano all’ occidente Mediterraneo. La meta più ambita è, di certo, di certo, il Marocco.
Marocco Berbero
Chefchaouen riserva una delle ultime comunità berbere, in cui l’ospitalità islamica dal XVI sec la rese porto di salvezza per moriscos e giudei. L’area è marcata dal tratto del blu.
Un colore che narra il legame con l’ Europa, il volano per andare alla scoperta di questa perla azzurra.
La Medina, ieri e oggi
Meta cardine di Chefchaouen è la Medina. Ricca di splendidi palazzi ed edifici, ne fanno lo splendore d’architettura islamica.
A identificare case e dintorni saranno le stradine tinteggiate dal blu, su cui giganteggia la mezza luna. Un colore che guiderà come bussola i nostri viaggiatori fino a fuori dalle mura e dirigersi verso la Vecchia Medina.
Nella Medina

Entrati nella Medina dominata e contesa da emiri e re, le vie vi porteranno al cuore di Chefchaouen, Piazza Uta el Hamman.
Attraverso la piazza possiamo ammirare il frame urbano. In questo sito i viaggiatori vedranno convergere le viuzze verso la quotidianità magrebina.
Agli occhi dei visitatori l’insieme di stradine, che attraversano l’urbs, creano un labirinto azzurro che si confonde con l’orizzonte e il cielo. La piazza serba fascino ed eleganza arabesque tra modernità e arcaicità.
A fare da sfondo al groviglio sono le numerose attività e locali, come Shisha–bar, ristoranti di cucina berbera e magrebina in cui potrete degustare il tipico thè alla menta o assaporare il cous cous.
La Kasbah
Per conoscere il lato più vero del Marocco, tappa obbligatoria è la Kasbah. Interamente roseo, appare come una fortezza bastionata.
Edificata tra il XV e il XVI secolo su desiderio di Ben Rached El Alami, fondatore della città, presenta ancora la sua magnificenza. Le esigue dimensioni, abbracciano lo stile mozarabico visibile nel mondo andaluso, facendone un gioiello.
L’edificio vede svettare attorno un complesso di undici torri, che offrono una vista superba sulla città e il suo paesaggio. Lo stabile conserva i giardini e il Museo Etnografico, ricco di numerose opere d’arte mozarabiche, berbere e islamiche.
Grand Mosquée
Emblema della spiritualità e dell’ arte islamica di Chefchaouen è la Grand Mosquée. Lo stile mozarabico la rende autentica sia per la forma del minareto ottagonale, che per il cromatismo di colori pastello come beige, rosa e marrone.
La porta Bab el Ain
Proseguendo, i viaggiatori passeranno tra maestosità della facciata e il micrognomico arco di Bab el Ain. Questo è uno dei principali ingressi per addentrarsi nella zona della remota Medina, a sud della città.
Bouzâafar, la moschea española
Per visitare uno dei siti più moderni di Chefchaouen, i viaggiatori dovranno addentrarsi nel più coevo Marocco. Qui, i nostri potranno ammirare la bellezza artistica Bouzâafar, la Moschea Española. Arroccata sulle vette delle colline, la moschea fu costruita a inizio del XX secolo dalle autorità spagnole. Inizialmente non suscitò l’affetto dei cittadini, fino a sfociare nell’ abbandono.
Grazie ad un processo di recupero è tornata in auge. Ad oggi è visitabile anche da fedeli di altre confessioni. Una possibilità incredibile per scoprire in toto l’anima magrebina.