Napoli street art con “Tu si’ ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce

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Napoli street art ma anche città d’arte! Dopo la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, ai piedi del Maschio Angioino, “Tu sì na cosa grande”, il mastodontico e amorfo Pulcinella di Gaetano Pesce.

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Credits by Domenico Papaccio

Napoli street art

Che a Napoli l’arte come anche la polemica non siano mai asettiche e scarne, di certo i viaggiatori e visitatori di Partenope lo avevano colto.

In particolare, negli ultimi tempi a parlare agli occhi dei turisti sono le forme e i colori di installazioni, murales e altri pezzi atti al campo della street art.

Basta un iter tra i quartieri del centro storico per incontrare Bansky e altri illustri prosecutori intenti a fare del perimetro urbano, di per sé un teatro pari al San Carlo e al San Carlino, un museo a cielo aperto.

Pulcinella al Maschio Angioino

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Credits by Domenico Papaccio

Ai piedi del Maschio Angioino, emblema della grandezza medievale della città, è arrivata una nuova opera a sostituire la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto.

È stata inaugurata l’installazione dell’ artista ligure Gaetano Pesce, Tu sì na cosa grande.

Un pantagruelico e gigantesco telone a forma cilindrica, il cui sfondo bianco è attraversato dalle sfumature cromatiche di colori primitivi.

A completare questo materiale, fatto di scarti, un cuore trafitto ubicato ai piedi del minimale e stilizzato soggetto.

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L’opera avrebbe come scopo quello di richiamare in maniera sintetica il soggetto cardine della napoletanità e del suo ethos nel sistema della commedia dell’arte, Pulcinella.

Un pulcinella che non ha la maschera nera dal naso aquilino, ma che riprende sfocati i segni del costume a fili e righe caleidoscopiche del Policeniello Cetrulo, per poi lasciare spazio a quello canonico, bianco.

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Credits by Domenico Papaccio

Scopo dell’ artista è far rifulgere, da quel dettaglio per sottrazione e scarto, quel lato fantasmatico e onirico che, da  Totonno Petito ad Eduardo, doveva portare in auge la resistenza e la precarietà.

La stessa decisione di apporre l’opera ai piedi del grande castello è di certo un eco della porosità (W. Benjamin), ovvero della compresenza di aulico e basso che contraddistingue Napoli e la sua essenza.

Pulcinella nel ciclone!

Ma come ogni opera d’arte, le reazioni sono spesso contrastanti. Moltissimi hanno avanzato critiche verso l’installazione del Pesce, definendola come appartenente alla coeva “spartizione dell’ arte” (J. Baudrillard).

Infatti, non sono mancate le polemiche e l’ironia in primis dei partenopei, pronti ad etichettare l’opera come oggetto di fallica e priapea provenienza.

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Credits by Domenico Papaccio

E la risata così contagiosa, è subito esplosa sul web, al punto da trascinare la curiosità dei cittadini quanto degli innumerevoli visitatori che affollano Napoli.

Come direbbe Manzoni, ai posteri l’ardua sentenza!

Info utili

L’opera di Gaetano Pesce ” Tu sì na cosa grande” è installata tra l’area del Molo Angioino e piazza Municipio, nei pressi di Castelnuovo/Maschio Angioino.

Ricordiamo che questa è visibile gratuitamente, tutti i giorni fino alla prossima primavera 2025.

La sosta presso l’opera è anche un’ottima occasione per visitare alcune delle più ricercate bellezze Partenopee free entry e mete della street art come la Madonna con la pistola di Bansky. Da non perdere!

Napoli street art con “Tu si’ ‘na cosa grande”: Foto e immagini