10 divieti da rispettare durante un’escursione e cosa non si può fare nei Parchi nazionali

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

La Primavera spinge sempre più persone a fare escursioni e visitare i parchi nazionali d’Italia. E’ importante essere consapevoli del rispetto della natura ed essere a conoscenza di tutte le regole per preservare l’ambiente durante le attività all’aria aperta.

divieti da rispettare durante escursioni
Credit Pixabay

I Parchi Nazionali e le Riserve Naturali sono aree protette e, come tali, sottoposte a una serie di regole e divieti che devono essere rispettati per preservare e tutelare la loro natura e la biodiversità. Una serie di leggi regolano le attività e la presenza dell’uomo in questi luoghi per garantire anche la conservazione delle specie che vi risiedono.

Ultimamente si pone sempre più l’accento sull’importanza del turismo ecosostenibile che non vada, cioè, a impattare sull’ambiente e le culture locali, salvaguardando non solo gli equilibri ambientali ma anche il patrimonio del paesaggio circostante. Ma quali sono i 10 divieti da rispettare durante un’escursione? E cosa non si può fare nei Parchi nazionali d’Italia? Scopriamolo insieme.

10 divieti da rispettare durante un’escursione

cosa non si può fare nei Parchi nazionali d'Italia
Credit Michael Dahlenburg Pixabay

Prima di partire occorre sapere cosa si può fare e cosa non si può fare durante un’escursione in natura. Ecco quali sono i 10 divieti da rispettare. Non si può accendere fuochi se non in luoghi appositi e segnalati. Non bisogna portare con sé animali domestici, a meno che non siano autorizzati, come i cani guida per persone con disabilità. E’ vietato recare danni alla flora e alla fauna come cogliere un fiore, piante o minerali all’interno del parco.

Nei parchi nazionali è vietato campeggiare. Alcune aree protette sono dotate di apposite area camping, al fine di non disturbare la fauna selvatica e danneggiare la vegetazione. Non è permesso azionare droni senza autorizzazione secondo la Legge Quadro 394/1991 che esprime il divieto di sorvolo di velivoli nelle aree protette.

Ovviamente, ma questo dovrebbe essere il buonsenso a suggerirlo, non si possono abbandonare rifiuti. Secondo il regolamento della maggior parte dei parchi nazionali è vietato utilizzare apparecchiature audio ad alto volume. Ciò potrebbe arrecare disturbo agli animali selvatici e interferire con le loro normali attività quotidiane. Non è permesso danneggiare l’ambiente come scavare buche, utilizzare la bicicletta dove non è consentito, incidere i tronchi di alberi e piante, camminare su rocce o siti archeologici.

E’ vietato uscire fuori dal percorso dei sentieri. Ciò eviterà non solo di perdersi ma anche di arrecare danno al manto erboso e al suo microhabitat. Non è permesso nuotare e tuffarsi nei fiumi o nei laghi, a meno che non sia espressamente autorizzato.

Quali parchi nazionali d’Italia visitare

In Italia sono oltre 850 le aree protette tra parchi nazionali, regionali, riserve naturali, oasi WWF e Lipu. Se a questi aggiungiamo i siti Natura 2000, il 22% del territorio nazionale ricade sotto la speciale giurisdizione di questi enti. Tra i parchi nazionali più belli da visitare vi sono le montagne del Parco del Gran Paradiso, che protegge valli e vette abitate da marmotte, camosci e stambecchi. Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra Basilicata e Calabria è il più grande d’Italia e custodisce l’esemplare di pino di Heldreich più antico d’Europa con i suoi oltre 1.200 anni.

Da non perdere anche il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu che protegge il selvaggio entroterra sardo e la sua natura incontaminata. Merita una visita anche il Parco Nazionale di Pantelleria che comprende le magnifiche spiagge dell’isola.