10 divieti da rispettare durante un’escursione e cosa non si può fare nei Parchi nazionali
La Primavera spinge sempre più persone a fare escursioni e visitare i parchi nazionali d’Italia. E’ importante essere consapevoli del rispetto della natura ed essere a conoscenza di tutte le regole per preservare l’ambiente durante le attività all’aria aperta.

I Parchi Nazionali e le Riserve Naturali sono aree protette e, come tali, sottoposte a una serie di regole e divieti che devono essere rispettati per preservare e tutelare la loro natura e la biodiversità. Una serie di leggi regolano le attività e la presenza dell’uomo in questi luoghi per garantire anche la conservazione delle specie che vi risiedono.
Ultimamente si pone sempre più l’accento sull’importanza del turismo ecosostenibile che non vada, cioè, a impattare sull’ambiente e le culture locali, salvaguardando non solo gli equilibri ambientali ma anche il patrimonio del paesaggio circostante. Ma quali sono i 10 divieti da rispettare durante un’escursione? E cosa non si può fare nei Parchi nazionali d’Italia? Scopriamolo insieme.
10 divieti da rispettare durante un’escursione

Prima di partire occorre sapere cosa si può fare e cosa non si può fare durante un’escursione in natura. Ecco quali sono i 10 divieti da rispettare. Non si può accendere fuochi se non in luoghi appositi e segnalati. Non bisogna portare con sé animali domestici, a meno che non siano autorizzati, come i cani guida per persone con disabilità. E’ vietato recare danni alla flora e alla fauna come cogliere un fiore, piante o minerali all’interno del parco.
Nei parchi nazionali è vietato campeggiare. Alcune aree protette sono dotate di apposite area camping, al fine di non disturbare la fauna selvatica e danneggiare la vegetazione. Non è permesso azionare droni senza autorizzazione secondo la Legge Quadro 394/1991 che esprime il divieto di sorvolo di velivoli nelle aree protette.
Ovviamente, ma questo dovrebbe essere il buonsenso a suggerirlo, non si possono abbandonare rifiuti. Secondo il regolamento della maggior parte dei parchi nazionali è vietato utilizzare apparecchiature audio ad alto volume. Ciò potrebbe arrecare disturbo agli animali selvatici e interferire con le loro normali attività quotidiane. Non è permesso danneggiare l’ambiente come scavare buche, utilizzare la bicicletta dove non è consentito, incidere i tronchi di alberi e piante, camminare su rocce o siti archeologici.
E’ vietato uscire fuori dal percorso dei sentieri. Ciò eviterà non solo di perdersi ma anche di arrecare danno al manto erboso e al suo microhabitat. Non è permesso nuotare e tuffarsi nei fiumi o nei laghi, a meno che non sia espressamente autorizzato.
Quali parchi nazionali d’Italia visitare
In Italia sono oltre 850 le aree protette tra parchi nazionali, regionali, riserve naturali, oasi WWF e Lipu. Se a questi aggiungiamo i siti Natura 2000, il 22% del territorio nazionale ricade sotto la speciale giurisdizione di questi enti. Tra i parchi nazionali più belli da visitare vi sono le montagne del Parco del Gran Paradiso, che protegge valli e vette abitate da marmotte, camosci e stambecchi. Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra Basilicata e Calabria è il più grande d’Italia e custodisce l’esemplare di pino di Heldreich più antico d’Europa con i suoi oltre 1.200 anni.
Da non perdere anche il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu che protegge il selvaggio entroterra sardo e la sua natura incontaminata. Merita una visita anche il Parco Nazionale di Pantelleria che comprende le magnifiche spiagge dell’isola.