8 grotte più belle della Sardegna: quest’estate potrai visitarle tutte
Tra paesaggi sotterranei incredibili e mondi fatti di stalattiti e stalagmiti, ecco quali sono le 8 grotte più belle della Sardegna. E la buona notizia è che sono tutte visitabili.

Lungo la costa o nell’entroterra, la Sardegna è ricchissima di antiche grotte, antri naturali di grande interesse scientifico, che sono state aperte al pubblico e sono visitabili, alcune a bordo di un suggestivo trenino elettrico. Si tratta di veri e propri mondi nascosti e capolavori della natura.
Alcuni di questi anfratti furono utilizzati dall’uomo preistorico altri furono frequentati dalla foca monaca. Certe grotte sono avvolte da storie di mistero e leggende davvero suggestive. Dopo questa rapida introduzione, ora è giunto il momento di scoprire quali sono le 8 grotte più belle della Sardegna da visitare quest’estate.
8 grotte più belle della Sardegna: quali sono e dove si trovano

Tra le innumerevoli attrazioni della Sardegna ci sono anche alcune grotte spettacolari. Una di queste è la grotta di Nettuno, una delle più famose della Sardegna. Si trova a circa 24 km da Alghero, nel versante nord-ovest del promontorio di Capo Caccia. E’ raggiungibile via mare con i tour che partono dal porto di Alghero, mentre via terra, dal promontorio Capo Caccia, si percorrono i 654 gradini della Escala del Cabirol. La grotta di Nettuno è un complesso di sale, cunicoli, laghi sotterranei, stalattiti e stalagmiti per un totale di 4 km, anche se sono aperte al pubblico solo alcune centinaia di metri.
La grotta del Bue Marino rappresenta una delle attrazioni più note di Dorgali. Il nome deriva dal termine sardo indicante la foca monaca. La grotta ha notevoli dimensioni, misura 20 chilometri di lunghezza ed è caratterizzata da tre rami: il Ramo nord, il Ramo di mezzo e il Ramo Sud. Quest’ultimo è visitabile tramite un percorso attrezzato che consente di ammirare le sale, i sifoni, i laghetti, stalattiti e stalagmiti. All’interno si trova un lago salato di oltre 1 chilometro di superficie, considerato tra i più grandi al mondo. La grotta del Bue Marino è visitabile via mare con partenza da Arbatax, Cala Gonone, Caletta e Santa Maria Navarrese e Orosei.
A breve distanza dalla precedente, la grotta del Fico si trova a Baunei la cui costa annovera alcune delle spiagge più belle della Sardegna centro orientale. Dei 3.200 metri per ora esplorati, solo un parte sono aperti al pubblico attraverso un percorso attrezzato con scale che vi porterà a scoprire stalattiti, stalagmiti, colonne e sifoni un tempo frequentati dalle foche monache. Si può raggiungere la grotta via mare, dai porti di S. Maria Navarrese, Arbatax, Cala Gonone, Orosei e La Caletta.
Le grotte più belle nell’entroterra della Sardegna
La grotta di S. Barbara è situata nella località Bindua, vicino Iglesias. Si tratta di un complesso formato da due cavità visitabili a bordo di un trenino elettrico che percorre i primi 300 metri, ammirando i cristalli di calcite bianca che ricoprono le pareti quasi interamente, stalattiti e stalagmiti.
La grotta Is Zuddas si trova a Santadi. Dei suoi 1650 metri, ne sono visitabili 500 per scoprire la “fioritura dei cristalli”. Infatti, nella sala delle Eccentriche si possono vedere le aragoniti eccentriche che assomigliano a ciuffi di candido cristallo e per questo sono paragonate a fiori. Nella Sala dell’organo, durante il periodo dell’Avvento, potete invece ammirare un presepe allestito al suo interno.
Situata nel comune di Fluminimaggiore, la grotta di Su Mannau è lunga oltre 8 km. Se ne possono esplorare 500 metri tramite passerelle che conducono tra sale ricoperte di concrezioni, stalattiti e stalagmiti, di cui la più alta misura ben 11 metri.
A Sadali troviamo la grotta Is Janas. L’interno è caratterizzato da una cascata con un laghetto, immersi in un piccolo bosco. La grotta è lunga 280 metri e termina con una sala popolata da una colonia di pipistrelli.
La grotta Su Marmuri si trova a Ulassai. E’ una delle più imponenti d’Europa grazie alla sua volta che raggiunge i 70 metri. Lunga 850 metri, sorge a 880 metri di altitudine ed è interamente visitabile, scendendo 200 gradini d’ingresso e continuando poi su un percorso pianeggiante tra laghetti e concrezioni.