Cattive notizie per Venezia dall’UNESCO: è allarme per la Serenissima in pericolo

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Venezia è uno dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo. E ad affermarlo è proprio l’UNESCO. Scopriamo insieme quali sono i rischi che la città della Serenissima sta correndo e quali sono i fattori che hanno determinato questa allarmante situazione.

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(ph credit NeilMorrell, Pixabay)

Cattive notizie per Venezia. E a comunicarle è proprio l’UNESCO che sta spingendo per inserire la bellissima città veneta sull’acqua nella lista dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo. Le cause che metterebbero in pericolo Venezia sono molteplici. I cambiamenti climatici, lo sviluppo eccessivo e il turismo di massa che stanno provocando dei cambiamenti troppo impattanti sulla fragile città lagunare e che a breve potrebbero diventare funesti e irreversibili.

Il World Heritage Centre sta così facendo un’azione di pressing per far dichiarare Venezia Patrimonio UNESCO ufficialmente in pericolo. La decisione sarà presa a settembre dagli Stati membri durante la riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale che sarà convocata dal 10 al 25 settembre 2023 a Ryad, in Arabia Saudita. Solo allora sapremo se Venezia entrerà ufficialmente nella black list dei patrimoni mondiali in pericolo.

Venezia: un patrimonio UNESCO da salvare?

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Venezia è stata dichiarata Patrimonio universale dell’Umanità UNESCO nel 1987 ma da allora sembra aver imboccato una strada in discesa che inesorabilmente rischia di portare la città a entrare nella lista dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo. Il World Heritage Centre dell’UNESCO ha infatti redatto un report sul caso della città lagunare più famosa al mondo in cui si legge: “il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale. Viene raccomandata dunque l’iscrizione di Venezia nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità in pericolo con la speranza che tale iscrizione possa suscitare un più forte impegno e una più vasta mobilitazione degli attori locali, nazionali e internazionali”.

Quello che emerge dunque dalla scritto del World Heritage Centre è che, almeno fino a oggi, le misure adottate per contrastare il decadimento di Venezia non sono state incisive e risolutive. Soprattutto negli ultimi anni, la città soffre del turismo di massa, dell’overtourism e dei cambiamenti climatici. Ma a ciò vanno aggiunti altri fattori come cambiamenti a livelli urbanistico con la costruzione di alti palazzi che rovinano il famosissimo skyline del centro storico di Venezia.

Tanti segnali che portano a ipotizzare la mancanza di una visione strategica comune e lungimirante e l’assenza di una scarsa efficacia e coordinamento tra le autorità locali e nazionali del nostro Paese per preservare al meglio questo gioiello architettonico e culturale unico nel suo genere. Tuttavia, qualche reazione dall’Italia c’è stata. Le autorità veneziane hanno infatti comunicato che leggeranno con attenzione la raccomandazione e il report del World Heritage Centre dell’UNESCO e che si confronteranno con il governo italiano.

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