La vernaccia di Corniglia: le origini del vino tra storia e mistero

Autore:
Elena Carletti
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La vernaccia di Corniglia ha un’affascinante storia, così come l’omonimo borgo che ospita il famoso vino capace di ispirare grandi poeti come Boccaccio. In grado di ispirare famose novelle il nettare ha una storia secolare volta dal mistero.

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vernaccia di Corniglia
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Dal gusto unico e affascinante la vernaccia di Corniglia ha una storia particolare cantata nel Medioevo da Boccaccio. Assaporare questo vino è come fare un viaggio nella storia in un borgo affascinante, l’unico arroccato sulla scogliera a picco sul mare.

Il vino che ha ispirato Boccaccio: la vernaccia di Corniglia

vernaccia di Corniglia
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Ogni grande poeta ha una fonte di ispirazione e per Boccaccio sembra essere la vernaccia di Corniglia. Il suadente vino dal sapore unico è prodotto nell’omonimo borgo, l’unico arroccato su una splendida scogliera senza nessun approdo.
Il borgo somiglia a una pietra preziosa incastonata tra le rocce, la cui luminosità è data dalla particolare luce che accarezza i molteplici vigneti dai quali si ricava il magico vino.
La vernaccia ha origini antiche, il suo sapore ha infatti avvolto i palati di grandi poeti e scrittori tra i quali Giovanni Boccaccio che ha onorato il nettare nella sua opera più famosa: il Decamerone.
È stato proprio il poeta a dare ancora più valore al vino considerato un’eccellenza unica delle meravigliose Cinque Terre, la cui bellezza rimane impressa nel cuore di qualsiasi visitatore.

Un vino dalle origini storiche

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La vernaccia famosa nelle Cinque Terre affonda le sue radici nel passato. Il vino infatti era già coltivato fin dal Medioevo come dimostrano le anfore sigillate con il marchio Cornelia trovate all’interno degli scavi di Pompei.
Con il tempo la qualità del vino si è evoluta, mantenendo sempre un equilibrio unico nel suo genere. Armonia che attribuisce alla bevanda la nomea di grande eccellenza del territorio.
Proprio per mantenere tutte le caratteristiche del vino, i produttori liguri hanno mantenuto inalterata la produzione aggiungendo degli arricchimenti per permettere molti più abbinamenti rispetto al passato. Oggi infatti la vernaccia riesce ad accompagnare qualsiasi tipologia di piatto, dalle pietanze delicate a quelle dal gusto più deciso.

La storia di Boccaccio

Nella novella di Boccaccio il protagonista non è solamente il vino ma l’abate di di Cluny che fu fatto prigioniero di Ghino di Tacco, considerato da tutti il bandito dal cuore gentile. L’abate non godeva di ottima salute così il bandito decise di aiutarlo offrendogli due fette di pane con un bicchiere di vernaccia di Corniglia.
Il nettare ridiede vigore e salute all’abate grazie alle sue proprietà organolettiche e non solo. Questa bevanda infatti è da sempre considerata emblema di ospitalità e proprio per questo motivo viene intesa come ottima cura per un animo dolente.

Il filo conduttore

Il decantato bicchiere di vino raccontato da Boccaccio mantiene la caratteristica originaria. La bevanda, creata per unire gli animi e per permettere a chiunque di riscoprire i piaceri autentici della vita, continua a rappresentare la convivialità.
Il calice del nettare, gustato alla luce del tramonto nelle splendide acque delle Cinque Terre, servirà per brindare non solo alla storia e alla cultura, ma anche a una medicina per l’anima che non perderà mai il proprio valore.

Vernaccia di Corniglia: foto e immagini