8 Musei del Cibo: un viaggio da non perdere tra i sapori e i prodotti tipici del territorio

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

L’Italia è talmente ricca di prodotti tipici enogastronomici che a essi vengono dedicati addirittura interi musei. Come nel caso degli 8 Musei del Cibo di Parma. Scopriamoli insieme. 

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Il Belpaese è caratterizzato da prodotti importanti e famosi in tutto il mondo che costituiscono la ricchezza della sua cultura enogastronomica. Così ricca e di qualità che si è pensato di dedicarvi piccoli e insoliti musei, percorsi espositivi che raccontano storie e curiosità dei cibi, ne custodiscono oggetti e attrezzature.

Ne sono un lampante esempio gli 8 Musei del Cibo dislocati nella provincia di Parma. Giunti al loro 20esimo compleanno, queste strutture museali narrano la storia, la cultura e le tradizioni da cui derivano alcuni prodotti che hanno reso famosa Parma e il suo territorio. Parma è infatti nota per essere una “Food valley” e città insignita del titolo di “Città Creativa per la Gastronomia” dall’UNESCO. Dopo questa breve introduzione andiamo ora a scoprire da vicino gli 8 Musei del Cibo di Parma.

8 Musei del Cibo di Parma: un viaggio tra i sapori e prodotti tipici del territorio

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Ospitati all’interno di suggestivi castelli o edifici storici della provincia di Parma, gli 8 Musei del Cibo espongono in totale ben 4.215 oggetti. Nella cantina dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine sorge il Museo del Culatello, caratterizzato da una straordinaria galleria dei culatelli che ivi stagionano. Il Museo del Parmigiano Reggiano, da non perdere quando si visita Soragna, è stato il primo degli 8 Musei del Cibo a essere inaugurato ed espone l’antica caldaia per il Parmigiano risalente alla metà dell’Ottocento e la storia della grattugia.

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Al Museo della Pasta di Collecchio si può invece ammirare un intero pastificio del 1850, perfettamente restaurato. Qui è custodito gelosamente il più antico campione di spaghetti finora noto e risalente al 1837. Sempre alla Corte di Giarola di Collecchio si trova il Museo del Pomodoro. Tra gli oggetti conservati, espone la Fiat Topolino che compariva nella pubblicità del concentrato in tubetto Mutti e la collezione di 105 latte di conserva del 1938.

Al Museo del Vino, ospitato nelle cantine e nella ghiacciaia della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, troviamo invece anfore e rarissime brocche di vetro di epoca romana, bottiglie originali di vini parmensi, collocabili in un periodo che va dal 1832 al 1909. Il Museo del Salame di Felino è situato nelle antiche cucine del Castello ed espone un’insaccatrice gigante per salami e molte attrezzature da lavoro. Nel Museo del Fungo Porcino della cittadina di Borgotaro, tra le altre cose, si può ammirare una ricca collezione di preziose stampe antiche micologiche.

Una visita al Museo del Prosciutto di Parma di Langhirano offre la possibilità di conoscere da vicino diversissimi sali provenienti da tutto il mondo e oggetti che fanno riferimento al sale di Salsomaggiore Terme. Presso tutti i Musei del cibo è possibile partecipare a laboratori per bambini e fare shopping gastronomico.

I musei dedicati al cibo nel resto d’Italia

Ma quelli di Parma non sono gli unici musei dedicati al cibo. Il Museo del Cioccolato di Norma, in provincia di Latina, oltre ad a illustrare le varie fasi di lavorazione di questo squisita golosità, espone antiche stampe e confezioni, bilance e cioccolatiere provenienti da tutta Europa e la ricostruzione di un’antica fabbrica di cioccolato con i macchinari d’epoca.

Il Museo della Bufala e della Mozzarella di Battipaglia ci narra la storia e la tradizione contadina dei bufalari della Piana del Sele. Si trova nella settecentesca Masseria La Morella e mette in mostra attrezzi, documenti, foto e oggetti di vita quotidiana.

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