Firenze contro Airbnb: via l’IMU a chi non fa affitti brevi
Firenze contro Airbnb e gli affitti brevi che stanno invadendo le sue strade: il Comune ha deciso di non far pagare l’IMU sulla seconda casa a chi non affitta ai turisti, ma decide di destinare il proprio immobile alle locazioni di più lunga durata. Questa è solo una delle tante iniziative anti-affitti brevi che si stanno susseguendo in Italia.
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In Italia la lotta agli affitti brevi si fa sempre più aspra e accesa. Da un lato ci sono i proprietari immobiliari, che soprattutto nell’anno del Giubileo vedono un’opportunità di guadagno enorme dagli affitti brevi per ospitare i turisti, dall’altro ci sono i residenti e i Comuni, che sono letteralmente soffocati dal numero altissimo di strutture ricettive di questo tipo. Per questo, se in città come Roma non sono mancate proteste contro le keybox, a Firenze a scendere in campo è il Comune stesso.
Nel capoluogo toscano infatti, non si pagherà l’IMU se si decide di non destinare la propria seconda casa ai turisti, ma la si mette in affitto con i classici contratti 3+2 o 4+4.
Firenze è una città che di turismo vive da sempre, e che avrà sempre un occhio di riguardo per i turisti, ma la situazione è diventata talmente insostenibile per i residenti e i cittadini, che si è resa necessaria un’azione dai piani alti per tentare di porre un freno all’esplosione degli affitti brevi di Airbnb nel centro città.
Firenze contro Airbnb

Firenze sta da qualche mese intentando una lotta agli affitti brevi che hanno intasato le vie cittadine. In particolare, a portare avanti questa lotta è la sindaca Sara Funaro, che dalla sua elezione nel mese di giugno ha iniziato ad adottare misure in contrasto al turismo di massa.
L’ultima iniziativa in questo senso riguarda il rimborso dell’IMU, che il Comune restituirà ai proprietari che decideranno di togliere la propria casa da Airbnb e la destineranno alla locazione a lunga scadenza. La misura non riguarderà tutto il territorio fiorentino, ma solamente l’area del centro storico.
Questa infatti, coincide con l’area riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e come tale va preservata nel miglior modo possibile dal deterioramento e dall’azione del tempo.
Per questo, è essenziale che il centro torni meno abitato dai turisti, e più dai fiorentini. Per ottenere il rimborso dell’IMU relativa al 2024 quindi, si dovrà innanzitutto rimuovere il proprio immobile da Airbnb, e poi inoltrare l’apposito modulo con la documentazione necessaria, all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Firenze: [email protected]. La data ultima per presentare la domanda è il 30 dicembre 2024.
Lotta al turismo di massa

Non basta però togliere l’annuncio da Airbnb, ma anche stipulare un contratto regolare di locazione residenziale. Il rimborso, a questo punto, riguarderà la quota IMU pagata da quando l’abitazione è stata affittata con contratto di locazione residenziale. Questa misura è certamente in aperto contrasto con gli affitti brevi, che a Firenze come in altre grandi città hanno:
- ridotto l’offerta di immobili in affitto residenziale;
- causato rincari dei canoni di affitto in città;
- aumentato il costo della vita;
- causato lo spopolamento in alcune zone.
Il rimborso dell’IMU non è certo l’unica misura adottata dalla sindaca Funaro, che qualche settimana fa ha annunciato che sarà vietato, a partire dal 2025, l’installazione delle keybox nelle strade. Questa misura sposa perfettamente la nuova regola nazionale che impone i check-in solo di persona, e Firenze si somma ad altre località che hanno deciso di porre un freno al turismo di massa, come Bolzano.