Sei Nuovi Siti UNESCO: quali sono e dove si trovano

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Mauro Armadi
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Dalle ultime isole selvagge del mondo ai santuari degli uccelli, sono sei i nuovi siti naturali patrimonio dell’umanità annunciati dal Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco a Nuova Delhi in India. Ecco quali sono.

Lençóis Maranhenses
Autore: Wilson Santos Marques / Shutterstock

Sono cinque i nuovi siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale naturale, più un sesto che è in realtà un ampliamento di un sito già incluso nell’elenco. Questo riconoscimento è importante per la salvaguardia della natura di alcuni luoghi, che vengono così protetti a livello internazionale, preservandone la biodiversità e la bellezza, riconoscendone il valore per l’intera umanità.

L’annuncio è arrivato in occasione dell’ultima sessione del Comitato Unesco. In questa circostanza, è stata anche inserita la Via Appia in Italia nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Sei Nuovi Siti UNESCO: le località

deserto
Autore: Wirestock Creators / Shutterstock

Iniziamo dunque a vedere quali sono questi nuovi luoghi inclusi nella lista dal Comitato Unesco e quali sono anche le ragioni che li hanno portati a guadagnarsi questo onore.

Isole Marchesi francesi

Un arcipelago di 12 isole, parte ufficialmente della Francia come territorio d’oltremare, le Isole Marchesi entrano a far parte del patrimonio mondiale. Le splendide isole vulcaniche sono un luogo ricco di biodiversità, che accolgono oltre 300 specie vegetali e una ricca varietà di pesci e molluschi.

A rendere ancora più speciali queste isole sono le sue acque costiere. Grazie a una combinazione di posizione geografica e anche fortuna storica, questi luoghi rappresentano uno degli ultimi posti al mondo in cui il mare si può ritenere ancora selvaggio.

Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses in Brasile

Il Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses è un complesso sistema di lagune e dune costiere, modellate nel tempo dall’azione del vento e dell’oceano. Uno scenario unico al mondo che ad una prima osservazione può sembrare quasi un pianeta alieno, ma che si trova in Brasile.

Questo parco di circa 1550 chilometri quadrati entra dunque nel sistema dell’Unesco, grazie alla sua unicità che coinvolge anche la trasformazione in laghi temporanei durante il corso dell’anno.

Le torbiere del Regno Unito: The Flow Country

Scozia Highlands
Autore: GidioiDiana / Shutterstock

Da un paesaggio alieno ad un altro, questo è quello delle torbiere nel Regno Unito, uno dei pochi ecosistemi di questo tipo rimasti in Europa. La torba non è altro che uno strato di resti vegetali che per le caratteristiche del luogo non riescono a decomporsi totalmente, creando questo sedimento che è il primo stadio della formazione del carbone. In molti luoghi del nord Europa, ancora oggi, la torba viene usata come combustibile in assenza di alberi ed ovviamente un tesoro di biodiversità.

La Grotta di Vjetrenica

Ad inserirsi nella lista c’è anche la Grotta di Vjetrenica, traducibile come grotta del vento. Questa si trova in Bosnia ed Erzegovina, nei Balcani, e nasconde una biodiversità sorprendente. Oltre 200 specie vivono in questo sistema di grotte e formazioni carsiche, alcune delle quali esistono solo in questo luogo.

Il Deserto di Badain Jaran in Cina

Dalle grotte si passa ai deserti della Cina del nord. Il deserto di Badain Jaran accoglie le dune stazionarie più alte del pianeta, fino a 500 metri, oltre che un suggestivo sistema di circa 140 laghi interdunali alimentati da sorgenti sotterranee. Proprio da questi laghi viene il nome del deserto che in lingua mongola significa “laghi misteriosi“.

Sesto sito: la costa del Mar Giallo

Infine viene ampliato il sito sul Golfo di Bohai sul Mar Giallo, luogo in cui tantissimi uccelli migratori fanno sosta nella lunga rotta che coinvolge l’Asia orientale e l’Australia.

Sei Nuovi Siti UNESCO, quali sono e dove si trovano: foto e immagini