Uno degli altari sacrificali più grandi del mondo greco si trova in Italia. Scopri dove
Un antico culto, in onore di Zeus Eleutherios, conosciuto come “il liberatore” e un altare sul quale sembra siano stati sacrificati 450 tori. Si trova in Sicilia, vediamo con esattezza in quale luogo e scopriamo cosa si cela dietro a questa struttura architettonica dal fascino unico.

Ara di Ierone II: storia ed informazioni
Stiamo parlando dell’Ara di Ierone II, situata nella città siciliana di Siracusa, che rappresenta senza dubbio uno dei tesori archeologici del mondo greco custodito su una delle due grandi isole italiane. In pratica si tratta di un mastodontico altare sacrificale che venne edificato in epoca antica per celebrare la caduta di Trasibulo (tiranno della dinastia dei Dinomeidi) e per venerare la figura di Zeus Eleutherios, meglio conosciuto come il liberatore. Quello che resta di questo antico altare è soltanto la base. Secondo una ricostruzione eseguita dagli archeologi, quest’ara era estesa per circa 200 metri, con una lunghezza di 22 metri e un’altezza di quasi 15 metri.
L’antico fascino e il mistero che avvolgono questa maestosa struttura architettonica sono custoditi in una testimonianza che Diodoro Siculo ha lasciato al mondo moderno: lo storico siculo visse nel I secolo a. C. e in un suo documento è narrato che su quell’altare vennero sacrificati 450 tori per rendere omaggio alle divinità. Un’usanza tradizionale, tipica dell’antico mondo greco, quella dell’immolazione di bestie per venerare gli dei come forma di gratitudine o per ricevere in cambio delle grazie. Ad ogni modo, oltre ai riti tramandati attraverso questi antichi scritti, ciò che resta è la straordinaria opera architettonica, un vero gioiello soprattutto per le limitate strumentazioni che ingegneri e architetti possedevano a quell’epoca, che seppur senza il supporto di una tecnologia avanzata erano comunque in grado di mettere in piedi strutture che sono riuscite a giungere quasi intatte nel mondo moderno.

Gli studi effettuati sull’ara sacrificale
Dagli studi effettuati su questo altare si è potuto scoprire che al centro sorgeva il podio sul quale veniva effettuata la combustione sacrificale, dove veniva dato fuoco alle bestie in segno di offerta agli dei. Altre indagini hanno permesso di scoprire la presenza di un edificio culturale che sorgeva nei pressi dell’altare, su una piazza circondata da 14 colonne: nel bel mezzo di questa piazza si ergeva una vasca con al centro una statua e altre strutture architettoniche di apprezzabile pregio e fattura artistica. Tutto questo rendeva l’idea di una sviluppata urbanistica siracusana, che tuttavia, per un processo di innovazione epocale, si avviò a un lento declino.