Roma dice basta ai B&B in centro: cambierà tutto

Autore:
Erika Fameli
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Tempo di lettura: 4 minuti

La città di Roma dice basta ai B&B in centro, o almeno ci prova. La richiesta di Alessandro Onorato, l’assessore al Turismo della Capitale, è quella di poter porre un freno alle nuove aperture dei B&B nel centro storico di Roma, per tutelare sia i cittadini residenti che le attività che vi si trovano, oltre che per tentare di ostacolare il turismo di massa.

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Roma è una delle città italiane che da sempre attira più turisti stranieri. Nel 2025 la città aprirà le sue strade ai pellegrini e ai visitatori che giungeranno qui per il Giubileo, e si sta preparando al meglio per garantire a tutti un’esperienza sicura e soddisfacente. Tra le misure, c’è anche quella che parla di imporre il numero chiuso alla Fontana di Trevi e renderla a pagamento.

Inoltre, il Giubileo rappresenta anche un’occasione per Roma per dire basta ai B&B che affollano il centro storico. In questo senso, l’assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato, chiede al governo di poter impedire nuove aperture di strutture extralberghiere, almeno per un paio d’anni.

La richiesta al governo

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Alessandro Onorato, l’assessore al Turismo di Roma Capitale, chiede a gran voce al governo di dare la libertà ai Comuni di decidere sulle nuove aperture di B&B e case vacanza:

“Oggi possiamo limitare il numero dei ristoranti, ma non impedire nuove aperture di strutture extralberghiere. Vorremmo porre un freno, magari per 2 o 3 anni, nel sito Unesco di Roma per tutelare il centro storico, il diritto alla residenzialità e un artigianato che ci viene invidiato in tutto il mondo”.

Queste le sue parole, che descrivono perfettamente la volontà di cambiare le cose. A livello nazionale è stato introdotto il CIN dal 1 settembre, ma questo non basta per porre il tanto voluto freno alle nuove attività, poichè è uno strumento anti-abusivismo, più che anti-aperture. Ad oggi sono 104.000 i CIN rilasciati, ma la situazione non sembra cambiata di una virgola, e non mancano le critiche.

Roma dice basta ai B&B in centro

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Quello che l’assessore chiede al governo sono più libertà. Infatti, potendo decidere liberamente di sospendere le nuove aperture di B&B e attività di affitti breve a scopo turistico, il centro storico di Roma sarebbe in grado di risolvere diversi problemi:

  • il malcontento dei residenti del centro;
  • la viabilità più gestibile a fronte di meno gente;
  • lo spostamento dei turisti verso strutture più grandi e adibite appositamente alla loro accoglienza;
  • una vita più pacifica all’interno dei condomini del centro.

Insomma, tutte cose che ai romani stanno molto strette e che potrebbero finalmente trovare una soluzione. Proprio a questo riguardo, e con le stesse motivazioni, si sta pensando di rendere la Fontana di Trevi un’attrazione a numero chiuso, almeno per quanto riguarda i gradini che la circondano. Questa iniziativa sta riscuotendo un certo appoggio da parte delle attività commerciali della zona, dai residenti e anche dai romani che si trovano ogni giorno a dover attraversare la piazza sempre gremita di gente.

Non basta quindi il CIN per mettere un freno ai B&B e alle case vacanza, ma Roma chiede di più. In fondo, le città di tutto il mondo stanno dando una stretta consistente a B&B e affitti brevi, e Roma non è diversa da Barcellona o Singapore, in questo!

Roma dice basta ai B&B in centro: cambierà tutto