Troppi turisti, il Giappone corre ai ripari: dal 1 luglio ingressi contingentati per il Monte Fuji

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Il Giappone corre ai ripari per combattere l’overtourism e i grandi flussi di inquinamento contingentando gli ingressi per il Monte Fuji: il percorso di trekking in risalita avrà un pedaggio.

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Ph credits THUAN NGUYEN da Pixabay

Alcuni luoghi sono diventati simboli di una città, di un’intera regione o persino di una Nazione nel mondo. Tra questi figura il Monte Fuji in Giappone, la montagna più alta  che tocca quota 3776 metri d’altezza, visibile fino a una distanza di 100 chilometri. Per la sua maestosità e la cima innevata 12 mesi all’anno è diventata iconica, prendendosi la scena su poster, cartoline, locandine, merchandising e ogni scatto della zona. Non a caso è uno dei siti storici del Giappone e ovviamente, patrimonio dell’Unesco. Per la grandissima mole di turisti e visitatori è stata intrapresa la decisione di contingentarne gli ingressi, apponendo un cancello all’entrata e all’uscita del percorso di risalita e istituendo un pedaggio. Scopriamo insieme tutte le novità a riguardo.

Il Giappone contro l’overtourism: ingressi contingentati per il Monte Fuji

Il Monte Fuji non è solo una delle vette più belle e suggestive del Giappone ma è considerata una montagna sacra, con numerosi turisti e visitatori che la scelgono per i variegati percorsi di trekking. Per i più allenati è possibile giungere fino alla cima di quasi 4000 metri, con un lungo stop che ha fermato gli escursionisti durante gli anni di pandemia. Dal 2021 è stata ripristinata la possibilità di scalata, con ben 100 alpinisti che ne hanno approfittato per guardare l’alba a luglio godendo del panorama unico della vetta innevata. Tra turisti, cittadini, visitatori ed escursionisti l’allarme overtourism si è fatto sempre più imponendo, obbligando così il Giappone a contingentarne gli ingressi e correre ai ripari.

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Ph credits Kanenori da Pixabay

I sentieri di scalata verso un panorama mozzafiato

Per raggiungere la vetta e i punti più alti del Monte Fuji è possibile partire dal sentiero Yoshida con accesso direttamente dal cuore di Tokyo con la presenza di numerosi rifugi che offrono agli escursionisti un riparo, ristoro e costanti pasti. Questi servizi hanno un costo di manutenzione molto alto ed essendo fino a poco tempo fa liberi, creavano in numerosi periodi un grandissimo overtourism. Per queste ragioni le istituzioni Giapponesi insieme alla tutela Unesco hanno deciso di contingentare gli ingressi fino a un massimo di 4000 persone al giorno sul sentiero, evitando inquinamento, incidenti e mantenendo gli standard di sicurezza ben intatti.

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Ph credits マクフライ 腰抜け da Pixabay

Il progetto degli ingressi contingentati per ridurre caos e inquinamento

Il progetto degli ingressi contingentati prevede l’installazione di un cancello all’ingresso del percorso, che non solo conterà le persone presenti ma chiederà un pedaggio per il passaggio. Lo stesso sarà reinvestito nella creazione di nuovi rifugi sul sentiero e per la manutenzione dell’area protetta. Il nuovo modus operandi avrà il via dal prossimo 1 luglio con degli orari precisi: sarà infatti vietata la scalata dalle 16 alle 2 del mattino seguente, moderando la stagione estiva dell’arrampicata con durata 70 giorni. Man mano si valuteranno altre restrizioni, spaventati dal record del 2023 con ben 221.322 scalatori e più della metà ha scelto proprio il percorso Yoshida.

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