Viaggio in Kenya a Watamu: emozioni ed esperienze all’interno del Jacaranda Beach Resort
Vacanze a Watamu all’interno del Jacaranda Beach Resort. Ecco un diario di viaggio che vi darà importanti informazioni sul posto come, ad esempio, quando andare e cosa mettere nella valigia.
Watamu turismo informazioni
Ciao a tutti sono Rossella, sono stata a Watamu in Kenya lo scorso gennaio 2020, insomma poco prima dell’inizio della pandemia da coronavirus e se devo essere onesta sono stata benissimo.
Sono andata con il mio ragazzo ed abbiamo soggiornato all’interno del Jacaranda Beach Resort che secondo un mio modesto parere è uno dei villaggi più belli, comodi ed efficienti che si possano trovare a Watamu.
Ovviamente in questo villaggio l’assistenza italiana non può che essere a dir poco straordinaria.
In questo diario di viaggio voglio raccontarvi in prima persona le esperienze e le emozioni che ho vissuto incontrando le persone del posto, l’aria, l’atmosfera e la natura selvaggia ed incontaminata.
Quando andare a Watamu
Uno dei periodi migliori per andare a Watamu, come ho già accennato, è gennaio in quanto il rischio di piogge è praticamente scarso ed anche a livello igienico, fidatevi, è una cosa davvero molto positiva.
Onestamente, Watamu è una destinazione che consiglio tranquillamente anche a famiglie con bambini piccoli infatti all’interno del Jacaranda Beach Resort di famiglie italiane ce n’erano e come.
Prima di entrare nel clou del mio viaggio, voglio ricordarvi che per andare a Watamu non ci sono vaccinazioni obbligatorie ma io mi sono comunque consultata con il mio medico prima di partire.
Watamu Beach
Lo Jacaranda Beach Resort ha davvero dell’incredibile, al suo interno tutto è favoloso e le persone che ci lavorano sono davvero squisite.
Il ristorante mi è piaciuto da morire e lo chef con la sua squadra di giovani kenioti non ti fa mancare mai nulla e cerca sempre di accontentarti nel caso gli chiedi qualcosa
L’unico posto dove puoi mettere delle scarpe col tacco o dei sandali più buoni è solo al ristorante, qui c’è solo sabbia e mare da cartolina.
Sulla spiaggia ci sono i “famigerati” beach boys e con il mio ragazzo li abbiamo conosciuti praticamente tutti e vi assicuriamo che sono persone bellissime, accomodanti e cercano di risolverti sempre qualsiasi tipo di problema.
Molti di loro parlano perfettamente la lingua italiana; pensate che afflusso di italiani c’è in questa zona.
I beach boys ci tengono a fare bella figura con chiunque perchè il loro lavoro si basa molto sul passaparola e quando si fa rientro in Italia se parli bene di loro, lavorano sicuramente di più e con tanta fiducia.
Quando andate li contattate subito Bancomat.
Si Bancomat di nome e di fatto è un tipo simpaticissimo con gli occhiali scuri cammina con un marsupio e praticamente si chiama così perchè ti fa un cambio di soldi migliore del villaggio, non ci crederete ma provare per credere, poi mi fate sapere.
Ci sono tantissime altre persone che organizzano escursioni e combinano pacchetti a prezzi davvero incredibili ed a pochissimi scellini kenioti.
Lo scellino keniota è la moneta del Paese; anche euro e dollari sono ben accetti.
Per farla breve siamo stati a Tsavo East, al Tempio di Gete, a Malindi ed abbia fatto il Safari Blu.
Tutto il resto della vacanza siamo stati a goderci delle meraviglie di Watamu Beach, una distesa di sabbia bianca quasi accecante bagnata da un mare così bello che sembra una cartolina realizzata in alta definizione.
Watamu cosa mettere nella valigia
La prima cosa da mettere in valigia prima di andare in Kenya è l’animo giusto per vivere a 360° questa magnifica terra.
A prescindere da questo, io ed mio ragazzo, il primo giorno di mare ci siamo scottati pur mettendo la protezione 50+ quindi cercate di portarvi qualcosa di estremamente buono qualitativamente parlando.
Consiglio di portare anche una valigia a parte con indumenti, scarpe, slip, giochi per i bambini perchè qui potrete rendere felici numerose famiglie che vivono in totale povertà e vi assicuro che vi ringrazieranno per l’eternità.
In prossimità del villaggio ci sono casine fatte di fango che non hanno acqua, elettricità e letti e io abbiamo lasciato praticamente tutto e siamo tornati in Italia con le valigie vuote.
C’era dentro soltanto qualche souvenir.
Regalare tutto a queste persone non risolve la situazione ma il sorriso che riuscite a regalare già’ vi deve accontentare.
Quando tornerete in Italia già da subito ne sentirete la nostalgia e per questo prometterete a voi stessi che prima o poi ritornerete in quella terra così violenta nel regalarti emozioni: dalle più belle alle più brutte.