Alla scoperta del Giappone attraversando l’armonia e la pace dei suoi giardini spirituali

Tempo di lettura: 4 minuti

Appositamente studiati e realizzati per rilassare la mente e dare pace allo spirito i giardini giapponesi ci insegnano a cogliere tutti i piccoli dettagli che ci regala la natura.

Guarda il video

Osaka,Castle,At,Sunset,,Beautiful,Japanese,Temple,Cherry,Blossom,Trees,
Autrore: William.Visuals/Shutterstock.com

I giapponesi hanno attributo alle stagioni dei nomi davvero particolari, come ad esempio: “la prima fioritura di pesco”, “il canto dell’usignolo” e “le rane iniziano a gracidare”. Per il popolo giapponese l’anno non è composto dalle classiche 4 stagioni ma da “micro stagioni” che secondo quanto riporta l’antico calendario nato dall’osservazione di ogni minimo cambiamento legato alla natura sono ben 72.

Questi bellissimi giardini – situati in quasi in tutto il Paese – nascono dalla contemplazione dell’ambiente molto osservato dalla popolazione giapponese che seguendo il minimalismo indotto dalla filosofia zen vogliono – attraverso la creazione di questi giardini – trovare l’essenzialità per il benessere interiore.

Giardini giapponesi: il significato delle fioriture

Kokoen,Garden,Japan
Autore: Tiveman /Shutterstock.com

Durante un viaggio in Giappone è facile sentire nominare la parola “Wabi – sabi” ovvero un concetto spirituale che racchiude al suo interno molteplici significati quali: semplicità, armonia, bellezza fino ad arrivare alla imperfezione. Ogni elemento appartenente alla natura in Giappone assume un significato simbolico in modo particolare questo concetto viene applicato ai fiori.

Ad esempio le camelie invernali non hanno la tendenza di perdere i petali ma cadono dalle piante  intere, simbolo che rappresenta sia l’amore eterno ma anche la vita che si interrompe.

Per quanto riguarda invece le fioriture degli alberi di ciliegio (evento che attira ogni anno milioni di turisti) non solo sono molto belle da vedere ma la loro breve durata rappresenta la rinascita e la fragilità dell’esistenza.

I fiori di loto, nonostante fioriscano nelle acque melmose rappresentano per i giapponesi le bassezze umane e le impurità, ma una volta fioriti si elevano sull’acqua rappresentando una rinascita spirituale.

In oriente anche uno dei fiori autunnali meno amati in Europa assume un significato profondo. Il fiore del grisantemo non è associato alla morte – come ad esempio in Italia – ma al contrario rappresenta la forza vitale (in quanto molto resistente al freddo) e l’immortalità.

Kyoto, Tokyo e Nara: ecco dove si trovano i giardini più belli del Giappone

Traditional,Japanese,Garden,In,The,Hague.
Autore: Unique Vision /shutterstock.com

La maggior concentrazione di giardini giapponesi si trova nella zona di Kioto. Una delle più belle “scenografie” delle città è rappresentata sicuramente dalla presenza del Tempio D’oro (noto con il nome di Kinkaku-ji) che si specchia nelle acque del lago che lo circonda.

Il giardino di Murin-An è solito aprire le sue porte per delle visite private durante le ore del tramonto che permette di osservare non solo i bellissimi cambi di luce ma anche di ammirare l’illuminazione artistica delle ore serali.

Anche la città di Nara merita qualche ora di tempo per essere visitata in quanto è in grado di offrire dei veri e propri angoli di verde. Nara rappresenta la prima “culla” di quella che è oggi la civiltà giapponese dove nella storia la prima cultura dominante a stabilirsi nella città fu quella dei buddisti.

Qui infatti sono decine i templi e le pagode che fanno da padrone ai tantissimi giardini e parchi presenti. Tra questi quelli più noti sono il Todai-ji nella quale è presente la statua di buddha in bronzo più grande del Giappone, la pagoda a 5 piani di Kofuku-ji e per finire il santuario di  Kasuga Taisha nella quale è possibile ammirare il più grande viale illuminato da lanterne.

Giardini giapponesi: foto e immagini