Visitare Longiano: cosa vedere nel borgo medievale ubicato nel cuore della Valle del Rubicone
Cosa vedere a Longiano, borgo emiliano insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2005. Visita al Castello Malatestiano con la mostra d’arte permanente Tito Balestra. I musei, il Teatro Petrella e gli edifici sacri.
Longiano dove si trova
Longiano è un borgo medievale della provincia di Forlì Cesena in Emilia Romagna. È ubicato nel cuore della Valle del Rubicone in posizione strategica tra l’entroterra cesenate e la Riviera Romagnola.
Il nucleo abitato fu edificato in epoca medievale intorno al colle dominato dal Castello Malatestiano. Storicamente il borgo è stato conteso tra Riminesi e Cesenati ed è stato per secoli sotto l’influenza di Rimini e dei Malatesta.
Il centro storico di Longiano mostra ancora oggi il tipico impianto medievale: delimitato da una doppia cinta muraria, è dominato dalla Rocca che conserva l’aspetto originario di possente fortificazione duecentesca.
Una curiosità: sapevate che il borgo di Longiano è stato citato da due illustri autori della letteratura italiana? Dante lo cita nella “Divina Commedia” come paese d’origine di Giangiotto (ossia Giovanni Malatesta), personaggio legato all’omicidio degli amanti Paolo e Francesca; Alessandro Manzoni ne parla invece nei “Promessi Sposi”, citando lo scrittore Fausto da Longiano.
Per quanto riguarda il pernottamento a Longiano, è possibile prenotare una camera in uno dei palazzi storici del borgo e questo è forse il modo più autentico di vivere il soggiorno. Non mancano b&b, hotel e locande a pochi passi dai principali luoghi d’interesse.
Per un’esperienza di totale relax, consigliamo uno degli agriturismi immersi nel verde dell’entroterra cesenate dove sperimentare il silenzio e la pace delle colline romagnole e godere dei piaceri delle tavola.
Longiano attrazioni e luoghi di interesse
Al centro storico di Longiano si accede attraverso una delle tre antiche porte d’ingresso: Porta Tagliata, Porta del Girone e Porta del Ponte. Il borgo è raccolto ma ricco di testimonianze storiche e luoghi d’interesse da scoprire a ritmo lento.
Numerosi sono i musei: il Museo del Territorio, il Museo d’Arte Sacra e il Museo della Ghisa ma anche la Fondazione Tito Balestra ospitata all’interno della Rocca Malatestiana. Degno di nota il Teatro Petrella che ha ospitato nel corso degli anni illustri attori e compositori italiani.
La Collegiata di San Cristoforo e il Santuario del SS. Crocifisso
Per quanto riguarda gli edifici sacri, a Longiano troviamo la Chiesa Parrocchiale di San Cristoforo e il Santuario del SS. Crocifisso. La Chiesa di San Cristoforo risale all’Anno Mille ma fu riedificata nel corso del Settecento.
Gli interni ospitano opere del pittore bolognese tardo-barocco Giovan Gioseffo Dal Sole. Degno di nota, in fondo all’abside, il bassorilievo in terracotta risalente al 1850 con San Cristoforo che traghetta un bambino sulle spalle.
Il Santuario del SS. Crocifisso è noto perché ospita al suo interno un bellissimo Crocifisso del 1200. Anche il chiostro è visitabile, inoltre durante le festività natalizie la chiesa mette in mostra un interessante percorso tra i presepi realizzati dai frati.
Suggestiva è la vista sul borgo di Longiano che si può ammirare dall’imponente scalinata d’accesso al Santuario.
Il Castello Malatestiano con la Fondazione Tito Balestra
Il Castello Malatestiano di Longiano si erge possente sulla sommità del colle. Fu edificato a scopo di difesa e controllo del territorio con una doppia cinta di mura per renderlo ancora più inespugnabile.
Nel corso dei secoli ha assunto la funzione di dimora dei Malatesta signori di Rimini, ed è diventato sede del Municipio fino al 1989.
Oggi ospita la mostra d’arte permanente Fondazione Tito Balestra, una delle raccolte più ricche di tutta l’Emilia Romagna. Valore aggiunto alla visita sono i racconti e gli aneddoti sulle varie opere e di come Balestra, poeta longianese, ne sia entrato in possesso.
Fanno parte della collezione pezzi pregevoli di Morandi, Goya, De Pisis, Guttuso, Chagall, Matisse e altri.
Il Teatro Petrella
Consigliamo di prenotare una visita al Teatro Petrella di Longiano. Piccolo ma suggestivo, è finemente decorato e caratterizzato da un’acustica straordinaria e da una programmazione ancora molto attiva.
Ha ospitato artisti famosi come documentano le foto che si trovano nelle sale interne. Si dice che portasse fortuna a tutti coloro che salivano sul palcoscenico.
Il Teatro Petrella è intitolato all’omonimo compositore siciliano, Enrico Petrella, che lo inaugurò nel 1864 mettendo in scena una sua opera.
Una chicca di Longiano da segnalare: accanto al Teatro Petrella, la Galleria delle Maschere, piccolo ma ricco spazio espositivo che mette in mostra le maschere più famose della Commedia dell’Arte Italiana, realizzate in bronzo dallo scultore Domenico Neri.
Museo del Territorio, Museo d’Arte Sacra e Museo della Ghisa
Gli appassionati di collezioni museali apprezzeranno il Museo del Territorio, il Museo d’Arte Sacra di Longiano e il Museo Italiano della Ghisa.
Il Museo del Territorio ospita una collezione di strumenti e oggetti legati alla cultura contadina tra cui giocattoli, ferri di artigiani, telai, strumenti musicali.
Inoltre potrete ammirare le antiche attrezzature per la lavorazione del vino, una ricostruzione della tipica cucina romagnola ed una camera da letto degli anni Trenta.
Altre sale ospitano poi strumenti per lavorare la tela e arnesi utilizzati per la semina, l’aratura e per gli altri lavori dei contadini. Questo museo è un’autentica testimonianza del passato che vi consigliamo di non perdere se vi trovate a Longiano.
Il Museo d’Arte Sacra è allestito all’interno dell’ex Oratorio di San Giuseppe, edificio di origine settecentesca. Il museo ospita dipinti, reliquie, ex voto, stampe, documenti, santini, paramenti e figure sacre tra cui spiccano le otto grandi opere in terracotta che rappresentano il Cristo morto con la Vergine e i santi.
Segnaliamo infine il Museo della Ghisa che raccoglie pezzi di artigianato in ghisa provenienti da diverse parti d’Italia e dal Regno Unito ma anche cartoline, stampe e fotografie di elementi in ghisa fabbricati in zona. Il Museo è ospitato nell’ex Chiesa di Santa Maria delle Lacrime.