Visitare Sovana: cosa vedere in questo borgo etrusco, medievale e rinascimentale della Toscana

Autore:
Sara Perazzo
  • Dott. Storia Medioevale

Un piccolo borgo d’inestimabile bellezza nella Toscana meridionale che racchiude in sé un grande patrimonio etrusco, medioevale e rinascimentale. Ecco cosa vedere a Sovana, perfetto da visitare tutto l’anno per le bellezze paesaggistiche e le attrazioni storiche e culturali.

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Visitare Sovana: guida turistica

Un piccolissimo borgo che si snoda lungo la cresta di una collina nella campagna grossetana. Benvenuti a Sovana, frazione del comune di Sorano e un tempo importante centro etrusco, medievale e rinascimentale. I secoli hanno lasciato una stratificazione di monumenti, eredità e testimonianze davvero incredibile, tanto che il centro storico di Sovana è un piccolo gioiello tutto da scoprire.

Qui tutto è pietra, quella scura delle colline di tufo. I vicoli lastricati cedono il passo a piazzette e scorci paesaggistici che rendono una passeggiata davvero imperdibile. Non a caso, Sovana fa parte del circuito de I Borghi più Belli d’Italia, attraversato da un’unica strada ai lati della quale si dispongono gli storici edifici in pietra.

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Sovana: la storia

Sovana sorse come centro etrusco. Le più antiche tombe etrusche rinvenute a Sovana datano al VII secolo a.C. Nel 350 a.C. appariva già come un florido insediamento. Durante il periodo della colonizzazione romana, Sovana mantenne la sua importanza come testimoniano le grandi tombe a tempio della metà del III secolo a.C.

Il centro storico, per come lo conosciamo oggi, si sviluppò nel corso del Medioevo, soprattutto grazie alla famiglia Aldobrandeschi, che fece erigere l’omonima Rocca. Alla fine del XIII secolo Sovana divenne feudo degli Orsini, così come il borgo di Sorano e il borgo di Pitigliano, fino a che, nel XV secolo, fu conquistata dai senesi. Caduta la Repubblica di Siena, alla metà del XVI secolo, passò nelle mani dei Medici, che cercarono di dare nuovo slancio al borgo, ormai spopolato a seguito delle pestilenze. Tuttavia, Sovana da allora rimase un piccolo paese, mantenendo la sua tranquilla atmosfera agreste.

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Cosa vedere a Sovana: le attrazioni e i luoghi di interesse

A Sovana da secoli una importante necropoli etrusca convive con un centro storico prettamente medievale che sorge in posizione elevata nel cuore dell’area del Tufo, sulla riva sinistra del fiume Fiora. Il centro storico riporta altresì testimonianze dell’epoca rinascimentale, in particolare nelle sue mura che soppiantarono quelle di origine medievale. Il suo ricco patrimonio archeologico, storico e culturale rende il borgo di Sovana una frequentata meta turistica.

Dopo questa breve introduzione, è giunto ora il momento di scoprire cosa fare e cosa vedere a Sovana, le attrazioni e i luoghi di interesse da non perdere per nessun motivo. 

Cosa vedere a Sovana
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Concattedrale di San Pietro – Sovana

La Concattedrale di San Pietro rappresenta il principale luogo di culto di Sovana ed è situata a una estremità del paese. La sua costruzione nel X secolo fu voluta da papa Gregorio VII (originario del borgo), sui resti di un preesistente edificio di culto del VI secolo. I numerosi lavori che si sono succeduti nel corso dei secoli non hanno alterato il suo aspetto originario in stile romanico.

L’ampia cripta voltata in tufo, tuttora esistente e accessibile, conserva le spoglie di san Mamiliano, patrono di Sovana. Gli interni mostrano decorazioni con scene bibliche nei capitelli e opere d’arte sacra collocabili in un arco temporale che va dal Quattrocento al Seicento inoltrato. Il fonte battesimale in travertino è datato 1494.

Concattedrale di San Pietro – Sovana
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Le altre chiese – Sovana

La Chiesa di Santa Maria Maggiore si trova in piazza del Pretorio e risale al XII secolo. L’edificio fu pesantemente modificato nel XVI secolo, in occasione della costruzione dell’adiacente palazzo Bourbon Del Monte. Oggi, comunque, presenta uno stile romanico con richiami al gotico e conserva all’interno due affreschi dei primi decenni del XVI secolo, altre opere cinquecentesche, un ciborio in pietra con tipiche decorazioni altomedievali, uno dei rari superstiti di arte preromanica in Toscana.

La chiesa di San Mamiliano, sempre in piazza del Pretorio, è probabilmente la chiesa più antica di Sovana, in quando sarebbe stata la prima sede vescovile della diocesi nel corso del VI secolo. Dal 1460 al 1776 ha ospitato le spoglie di san Mamiliano. Abbandonata e ridotta a rudere, un profondo lavoro di restauro effettuato negli anni 2000 ha permesso il recupero dell’edificio storico, oggi sede del museo di San Mamiliano.

Chiesa di Santa Maria Maggiore
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Palazzo dell’Archivio – Sovana

Nella centrale piazza del Pretorio spiccano i palazzi storici più belli e importanti del borgo. Tra questi primeggia il Palazzo dell’Archivio, simbolo di Sovana. La sua costruzione risale al XII secolo come sede comunale del borgo, motivo per cui l’edificio è conosciuto anche come Palazzo Comunale. Alla fine del Cinquecento fu realizzato l’orologio mentre nel Seicento fu aggiunto il campanile a vela.

In tale periodo l’edificio fu scelto come sede dell’archivio di Sovana. Palazzo dell’Archivio presenta pareti completamente rivestite in conci di tufo. La facciata principale affaccia su Piazza del Pretorio. L’interno conserva il pregevole fregio della tomba etrusca Ildebranda, visitabile nella vicina necropoli.

Palazzo dell’Archivio – Sovana
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Palazzo Pretorio e altri edifici storici – Sovana

Palazzo Pretorio affaccia invece sul lato settentrionale di Piazza del Pretorio. Edificato alla fine del XII secolo, cambiò più volte destinazione d’uso fino a essere carcere nel Seicento e poi magazzino. Restaurato, oggi ospita un’esposizione del Museo di San Mamiliano – Polo museale di Sovana. La facciata, in conci di tufo, reca i nove stemmi dei capitani del popolo che vi prestarono servizio. Di particolare interesse è l’adiacente Loggia del Capitano di epoca medievale. Sotto le aperture ad arco conserva il grande stemma mediceo, fatto aggiungere nel 1570 da Cosimo I de’ Medici.

Palazzo Bourbon del Monte, sempre in piazza del Pretorio, fu edificato nel 1558 per volontà di Cosimo I. Passò poi a essere la residenza della famiglia di feudatari Bourbon del Monte. Dopo secoli di rovina, un attento restauro ha portato l’edificio agli antichi fasti rinascimentali e oggi ospita anche eventi culturali. Vicino alla Concattedrale si trova Palazzo Vescovile, costruito alla fine del Trecento per ospitare i vescovi di Sovana. Confusa tra gli edifici storici del borgo, la Casa natale di papa Gregorio VII si trova lungo la bellissima e suggestiva via del Duomo.

Palazzo Pretorio
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Rocca aldobrandesca – Sovana

Le rovine della Rocca aldobrandesca sono situate all’estremità orientale dello sperone di tufo su cui è adagiato il borgo di Sovana. Attraverso un arco si accede all’area delle rovine che si mantengono in discreto stato di conservazione, assieme ad alcuni tratti delle originarie mura etrusche. La Rocca fu costruita intorno all’anno Mille come sede del potere della famiglia Aldobrandeschi, che ne mantenne la proprietà fino al termine del Duecento.

Passata agli Orsini di Pitigliano, la rocca venne trascurata tanto da cadere quasi in rovina. Con il passaggio alla Repubblica di Siena, la fortezza venne restaurata e poi, nella seconda metà del Cinquecento, fu Cosimo I de’ Medici a terminare l’opera di ristrutturazione. Oggi, tuttavia, si conservano solo una torre e un tratto di mura, mentre tutto intorno sono collocate numerose tombe etrusche scavate nel tufo.

Rocca aldobrandesca – Sovana
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Area archeologica – Sovana

Tra le cose da vedere a Sovana non può certo mancare la sua area archeologica costituita dalle tombe di epoca etrusca. La zona visitabile si sviluppa a ovest del borgo, anche se testimonianze del passato etrusco sono dislocate in tutta la piana sottostante Sovana. Il complesso fa parte del Parco Archeologico Città del Tufo. Si tratta di una necropoli dove spiccano la monumentale tomba Ildebranda sul poggio Felceto, la tomba della Sirena in località Poggio di Sopraripa, la tomba del Tifone sul poggio Stanziale e la grotta Pola sul poggio Prisca.

La tomba Ildebranda risale al III-II secolo a.C. e si presenta interamente scavata nel tufo, a mo’ di tempio monumentale con porticato. Si raggiunge la camera funeraria percorrendo un lungo corridoio in discesa. Coeva è la tomba della Sirena, nota anche come “tomba della Fontana”. Si tratta di una tomba a edicola scavata nel tufo, con falsa porta nella facciata. Il monumento funebre fu tra i primi della necropoli etrusca di Sovana a essere divulgato nel mondo scientifico.

Necropoli sovana
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Museo di San Mamiliano – Sovana

Il Museo di San Mamiliano è situato all’interno della chiesa omonima. Durante i lavori di restauro dell’edificio di culto vennero alla luce i resti di un cimitero di epoca rinascimentale, rovine di un antico edificio termale di epoca romana e un’olla in terracotta contenente il cosiddetto “tesoretto di Sovana“, cioè 498 solidi, monete d’oro riferibili al V secolo d.C. Di esse, 129 sono esposte nel museo.

Tra gli altri pezzi della collezione segnaliamo i reperti rinvenuti nell’area archeologica di Sovana, databili tra il II e il I secolo a.C., sette vasi del I secolo a.C., frammenti di terrecotte architettoniche del III-II secolo a.C. venute alla luce nel centro storico. E poi ancora misteriose statuette in argilla ed ex voto provenienti da via Cava del Cavone e da alcune tombe a camera del VII-VI secolo a.C. Il museo comprende anche l’esposizione al piano terra di Palazzo Pretorio, con pezzi riferibili alla tomba Ildebranda e ad altri scavi del sito archeologico del paese.

Museo di San Mamiliano – Sovana
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Escursioni a Sovana: Parco archeologico Città del Tufo e Vie Cave

Il parco archeologico Città del Tufo è un complesso di aree archeologiche che ricadono nel comune di Sorano, di cui, come abbiamo detto all’inizio, Sovana è una frazione. Oltre all’area archeologica di Sovana, che ne rappresenta la parte principale, comprende l’insediamento rupestre di San Rocco, con la chiesa, la via cava di San Rocco, forse di origine etrusca e scavata nel tufo, e varie tombe etrusche. Anche l’insediamento rupestre medievale di Vitozza fa parte del Parco ed è situato a nord della frazione di San Quirico.

La Città del Tufo include anche le spettacolari Vie Cave (o Cavoni) che collegano le necropoli della zona. Si tratta di una affascinante rete di vie etrusche che collegavano i vari insediamenti tra Sovana, Sorano e Pitigliano. Scavate nel tufo, rappresentano ripidi tagli tra le pareti rocciose di tufo, alte anche più di 20 metri. Una specie di canyon artificiali, realizzati in tal modo anche per scopi difensivi contro gli invasori. Le principali Vie Cave di Sorana sono il Cavone, la Via Cava di San Sebastiano e la Via Cava di Poggio Prisca.

Vie Cave sovana
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Sovana immagini e foto